Si sono incollati le mani sull'asfalto bloccando il traffico verso la Capitale. Disagi e lunghe code questa mattina sulla A 12 Roma - Civitavecchia, nei pressi di Torrimpietra. Protagonisti: 10 attivisti aderenti alla campagna "Fondo riparazione", promossa da Ultima Generazione. Come ha fatto sapere il movimento ambientalista in una nota, «due cittadine si sono incollate con la mani all’asfalto. Alle 9.26 un automobilista è prima sceso dalla macchina aggredendo una cittadina, per poi risalire sulla vettura, ed investendo l’altra cittadina, per poi dileguarsi. La carreggiata è stata liberata alle 10». Sul posto oltre alla Polizia stradale di Ladispoli-Cerveteri sono intervenuti anche i vigili del fuoco.
«Sono qui perchè ho visto con i miei occhi Milano venire distrutta da un alluvione, ho visto il Po dimezzarsi e i contadini farsi la guerra per l'acqua», ha dichiarato Leonardo, 24 anni, studente di filosofia e rider. «Io sono qui perchè penso che le persone possano mobilitarsi contro un governo che li sta ammazzando».
BERTUCCI «LA MISURA È COLMA»
«La misura è colma. Non si può continuare così e permettere a pochi ragazzi di creare un disagio per centinaia di cittadini», ha detto in una nota, Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, in merito alla vicenda. «Solo una decina di persone hanno occupato la carreggiata all’altezza dell’uscita Torrimpietra (chilometro 16) bloccando l’intera circolazione» aggiunge. «A questo punto deve intervenire il legislatore, chiedo norme severe e incisive per evitare che tali episodi riaccadono soprattutto in vista di una nuova mobilitazione nazionale a Roma annunciata il 16 dicembre in prossimità del Natale. È necessario tutelare chi ha il diritto di andare a lavorare, di andare a farsi curare, chi va a studiare e chi trasporta beni di prima necessità. Tutti diritti previsti e tutelati dalla costituzione. Certo, si può e si deve tutelare l’ambiente ed il diritto a manifestare ma senza intaccare quelli altrui. Vorrei dire a questi ragazzi: non è così che si risolve il problema e non siete corretti nei confronti di tante persone che lavorano e hanno già una vita complicata», conclude Bertucci.