S. MARINELLA – Sale a due, per il momento, il numero degli iscritti sul registro degli indagati per la morte del bambino di due anni e mezzo deceduto per annegamento nel primo pomeriggio di martedì, allo stabilimento balneare l’Oasi di Santa Severa. Le due persone indagate sono la baby sitter e uno dei bagnini che era in servizio all’ora della disgrazia. La “tata” risulta indagata per mancata custodia, mentre il bagnino per mancata vigilanza.

Il corpicino del piccolo Francesco è stato trasportato nella giornata di martedì presso l’Istituto di Medicina legale di Roma dove, su disposizione del magistrato della Procura di Civitavecchia, Marina Mannu, tra oggi pomeriggio e al massimo domani mattina, verrà sottoposto all’esame autoptico.

Si attende di conoscere le cause esatte del decesso del piccolo, se per annegamento o malore. Sono state ore intense per la Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia e per il capitano Mattia Bologna, comandante della Compagnia, che sin dalle prime ore successive alla tragedia ha sottoposto ad interrogatorio una quindicina di persone. Coordinati dalla dottoressa Marina Mannu, pm della Procura della Repubblica di Civitavecchia, i militari dell’arma hanno interrogato la baby sitter alla quale sarebbe stato sequestrato il telefono cellulare, per verificare se, all’ora della scomparsa del bambino, fosse impegnata in una conversazione.

In tal senso gli inquirenti potrebbero acquisire anche i tabulati delle chiamate. In base ad alcune testimonianze raccolte sul posto, il primo ad individuare il corpo del ragazzino è stato il titolare dello stabilimento balneare Andrea Bianchi che, dopo aver sentito le urla della baby sitter e dei bagnanti, si è messo subito alla ricerca del piccolo, trovandolo in acqua ormai privo di vita. A portare la solidarietà ai genitori del bambino è stata l’amministrazione comunale ed in particolare il sindaco Pietro Tidei.

“Sono stato informato della terribile tragedia che ha visto morire un bimbo sulla spiaggia di Santa Severa – dice il primo cittadino - sinceramente addolorato voglio porgere a nome di tutta la comunità cittadina l'espressione del nostro cordoglio ai genitori e ai familiari del piccolo Francesco”. Anche l’assessore alle attività produttive Emanuele Minghella esprime il suo cordoglio attraverso un messaggio via social. “Rubo una foto di un tramonto del nostro mare – afferma Minghella - dedicandolo a quell’angelo che ieri l’altro è volato in cielo, in un momento tragico e sfortunato. Il dolore è inimmaginabile, ma allo stesso tempo sono padre e conosco l’amore per i figli. Provo a mandare un abbraccio ai genitori, noi tutti siamo vicini al loro dolore”.

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Presunzione di innocenza: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.  La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che "nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna".