LADISPOLI – Giorni difficili questi per la costa e per chi si ritrova a fare i conti con i danni provocati dalle mareggiate, come a calare il sipario su un’estate problematica dal punto di vista dell’erosione. Le perdite di spazi per l’arenile sono state importanti a luglio e agosto per il mancato affitto di ombrelloni e lettini. «Eccoci di nuovo qui – è quanto detto da Ugo Boratto, presidente di Assobalneari Ladispoli-Marina San Nicola – a lanciare l’ennesimo appello perché credo che quasi tutti i gestori degli stabilimenti hanno avuto delle difficoltà. Più o meno, nella media, abbiamo rinunciato a una fila di ombrelloni che in termini numerici equivale almeno a 40 pezzi. Se sommiamo tutte le strutture, e sono trenta, si arriva ad un ammanco vicino ai 200mila euro complessivi». Un danno naturalmente per chi gestisce un lido. E in più bisogna considerare soltanto i lettini. «Non essendoci più la riva in diverse zone – aggiunge Boratto – non si possono affittare più a turisti e residenti. Io ne ho 200 di lettini o sdraie nel magazzino. E poi magari in alcuni stabilimenti le file perse sono due. È difficile quantificare esattamente ma l’erosione, in particolar modo in questa estate sia a Ladispoli che a Marina San Nicola, per noi è stata un incubo e qui andrà sempre peggio. Da tanti anni attendiamo questo benedetto progetto delle scogliere. I lavori però non iniziano mai». Disagi anche sulle spiagge libere praticamente dimezzata sia sul lungomare centrale di via Regina Elena, ma poi anche in via Marco Polo e in via Marina di Palo. Rischia di scomparire la porzione di arenile che va dal bunker di Palo al Castello e alla frazione di Marina San Nicola.

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