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LADISPOLI - È finita al carcere di Rebibbia la 33enne che aveva aggredito con un coltello un uomo di origini ucraine per futili motivi, ferendolo a una mano. I fatti risalgono al 14 - 15 marzo scorso. In quell'occasione diversi pendolari presenti in stazione in attesa del treno per la Capitale avevano notato e chiesto l'intervento dei militari della stazione locale di Ladispoli, per un gruppo di senza fissa dimora che in evidente stato di alterazione stavano causando il caos in una delle banchine dello scalo ferroviario della città balneare. Urla, spintoni, bottiglie di vetro gettate violentemente in terra. Una scena che aveva intimorito i presenti al punto da richiedere l'intervento di una pattuglia. E proprio in quel contesto, era emerso che proprio una di quelle persone, una donna, in evidente stato di alterazione, aveva aggredito per futili motivi un passante con un'arma da taglio. E così, i carabinieri della stazione di Ladispoli, al termine delle indagini hanno dato esecuzione a una misura cautelare nei confronti della 33enne, già sottoposta all'obbligo di presentazione in caserma per pregresse vicissitudini penali. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione penale della Corte di Appello di Roma su richiesta dei carabinieri.
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