CERVETERI – Tre colpi in rapida successione scagliati contro una vettura in sosta in via Muzio Clementi, a Valcanneto. Al momento è un storia contornata dal mistero quella in periferia cerveterana: intanto perché non si sa perché qualcuno ha imbracciato un fucile a pallettoni sparando contro una Volkswagen Polo in piena notte, subito dopo le 3; e poi soprattutto per quale motivo. Insomma, i carabinieri della stazione di via Pertini, coordinati dalla compagnia di Civitavecchia, indagano sul movente. Solo ipotesi, nulla di più. Il proprietario dell’auto è incensurato, ha 28 anni e ha detto ai militari di essere assolutamente sorpreso dai colpi di arma da fuoco, di non riuscire a spiegarselo. Parole che andrebbero nella direzione della “bravata” ma che invece secondo gli investigatori potrebbe anche nascondere dell’altro. Avvertimento? Su questo massimo riserbo. Non si esclude nemmeno il tentativo di uccidere dei cinghiali. Intanto è stata portata via la Polo e sequestrata dagli stessi carabinieri per cercare di trovare delle tracce che portino effettivamente ad una pista concreta. I militari cerveterani hanno iniziato a interrogare i vicini scossi a dir poco per la sparatoria. Visibili i due fori sulla fiancata laterale della vettura più una cartuccia calibro 12 a terra nelle vicinanze della ruota. In frantumi pure il vetro. «Ho sentito tre colpo uno dietro l’altro, erano belli secchi», è il racconto di un residente. E poi un’altra donna ancora: «La macchina di mio marito era parcheggiata esattamente dietro la Polo. Ringrazio che era già rientrato dal lavoro».

I cittadini puntano il dito contro la mancata sicurezza. Tanti, troppi furti nell’ultimo anno, ora i colpi di fucile. E in più le telecamere comunali non funzionano da tempo nonostante le continue richieste. «La beffa è che le telecamere ci sono – dichiara Luigi Bucchi, consigliere comunale di opposizione – e si trovano agli ingressi. Erano state installate da Città Metropolitana e dovrebbero essere gestite dal Comune ma come al solito si realizzano opere e poi vengono lasciate andare in malore visto che non risultano funzionanti».

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