LADISPOLI – Missione compiuta all'Angelo Sale che ha ospitato il triangolare di calcio tra la nazionale attori, le Frecce d'argento composte da forze dell'ordine e poi la delegazione mista tra genitori e docenti della scuola Corrado Melone. Un'iniziativa questa promossa dall'associazione culturale “Tamà” di Alessandra Fattoruso, sposata proprio dal preside della Melone Riccardo Agresti perché il ricavato è andato a sostegno delle famiglie più bisognose che mandano i loro figli nell'istituto comprensivo di piazza Falcone. Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, lo stesso dirigente. «Il secondo posto ex aequo è inaspettatamente, ma ammettiamolo, anche meritatamente, raggiunto – commenta Agresti - e gli spalti hanno esultato quasi come se la Melone fosse stata ammessa alla serie B. L’arbitro ha indicato quindi lo spareggio ai rigori che, grazie alla precisione dei nostri rigoristi e a due errori delle “Frecce”, ci ha assegnato il secondo posto assoluto». Abbracci, sorrisi, colpi di classe ma anche quella sana competizione. Tra gli attori presenti Enrico Tubertino, Luigi Martini, Paolo Romano, Fabrizio Nevola, Antonio Serrano, Ermenegildo Marciante, Emiliano Ragno, Giacomo Costa, Matteo Nicoletta, Fausto Sciarappa, Gilles Rocca, Marco Vivio, Paolo Sassanelli, Matteo Ranaldi, Daniele Pecci (capitano) e tanti altri ancora. «I fondi raccolti con i biglietti pagati dagli adulti – conclude il preside - sono andati al nostro fondo di solidarietà che permette di coprire le spese per attività a pagamento cui alcuni ragazzi non potrebbero partecipare. La “Melone”, infatti, propone una miriade di attività, per rendere più interessante e stimolante lo studio, ma spesso occorre pagare l’affitto del pullman, l’ingresso al teatro per spettacoli teatrali e concerti; alcune famiglie non sono in grado di spendere nemmeno un euro per consentire ai figli di partecipare». Alle somme raccolte con la vendita dei biglietti, si aggiungeranno ulteriori fondi di chi vorrà acquistare la maglietta numero 10 firmata da tutti gli attori presenti alla partita. La scuola ha organizzato una riffa».

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