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CIVITAVECCHIA – «Questa è diventata una sfida vera e propria, ma possibile».
Lo dichiara il commissario straordinario dell’Ater di Civitavecchia, Massimiliano Fasoli, che interviene alla luce dei circa 40 milioni di euro di lavori che in questo 2025 sono e saranno messi in campo dall’azienda di via Don Milani, sicuramente una sfida per un ente di dimensioni medio-piccole ma non impossibile.
In primo luogo c’è il complesso intervento di demolizione e ricostruzione delle due palazzine in via XVI Settembre. Il progetto, finanziato con 6,4 milioni di euro dai fondi del Pnrr, aveva subito un arresto a causa di numerosi ostacoli tecnici e amministrativi, ma ora è pronto a ripartire.
«Abbiamo ripreso in mano la situazione – spiega Fasoli – e stiamo lavorando a pieno ritmo mettendo a punto la giusta strategia che ci permetta di arrivare a conclusione dell’intervento nei tempi previsti. Finite le verifiche tecnico amministrative, nei prossimi giorni, consegneremo il cantiere alla ditta per l’inizio dei lavori: contiamo entro la fine del mese. Intanto l’impresa ha già effettuato sopralluoghi preliminari per poter partire al più presto». Il nuovo cronoprogramma, attualmente in fase di definizione, prevede un’accelerazione delle attività per rispettare la scadenza fissata a marzo 2026.
Oltre al progetto di via XVI Settembre, l’Ater sta monitorando attentamente lo stato di salute degli altri cantieri attivi, per evitare criticità o rallentamenti.
«I nostri tecnici sono impegnati in sopralluoghi continui - ha continuato Fasoli - per gestire eventuali ritardi e garantire il buon andamento dei lavori. Siamo molto attenti nel seguire questa fase».
C’è poi il maxi intervento “PinQua”, che coinvolge un totale di circa 17 milioni di euro di opere di riqualificazione urbana a San Liborio tra aree verdi, 140 appartamenti Ater e aree pertinenti che è ormai ai nastri di partenza. «Per un’azienda come la nostra, è un progetto ambizioso - ha concluso Fasoli -, ma ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per vincere questa scommessa».
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