Due donne anziane oggi hanno avuto difficoltà per il caldo. Si tratta di una 90enne che questa mattina è salita su un taxi chiedendo di essere accompagnata dai propri familiari senza però riuscire a fornire al tassista informazioni più precise. L’uomo, resosi conto che forse si trovava in uno stato confusionale dovuto al caldo, ha pensato di accompagnarla presso gli uffici della questura di Viterbo dove è stata accolta dal personale della polizia di Stato che prontamente è riuscito a rintracciare i propri cari.

L’altra anziana viene in centro storico e secondo quanto riferisce la Pro loco, ha accusato un malore mentre era presso di loro, complice il gran caldo.

«Entro pochissimi minuti sono arrivati gli angeli del 118 - racconta ancora la Pro loco - che le hanno misurato la pressione il battito cardiaco e l’hanno portata al pronto soccorso. La signora ha confessato che vivendo da sola, essendo partita la proprietaria di casa e il suo medico, aveva paura e voleva essere ricoverata per non stare da sola perché ha paura di sentirsi male senza che nessuno se ne accorga.

Il personale con dolcezza ha spiegato alla signora che in ospedale non ci si ricovera perché si sta soli, ma che l’avrebbero portata al pronto soccorso per accertamenti perché continuava a dire di non stare bene. E mentre la stavano facendo salire sull’ambulanza ci ha raccomandato di darle il suo cestino della spesa perché dentro non c’era la spesa...ma ci aveva messo la camicia da notte e il cambio». La Pro loco sottolinea che si tratta di «una piccola storia che racconta la vita dei nostri anziani, che spesso vivono da soli. E l’importanza della rete sociale. Del senso di appartenenza ad una comunità che ha portato in un momento di fragilità L. stamattina da noi, come da noi da anni viene tutti i giorni a scambiare quattro chiacchiere».