ALLUMIERE - Allumiere onora oggi la memoria del grande e indimenticabile Odoardo Toti, medico, storico e fondatore del museo collinare e grande studioso della storia di Civitavecchia. In occasione del 67° anniversario della nascita del museo civico di Allumiere "A. Klitche de la Grange", il Comune di Allumiere in collaborazione con il "Mak" e la "Fondazione Odoardo Toti" organizza una giornata in memoria di questo uomo eccezionale a cui Allumiere, ma anche Civitavecchia deve davvero tantissimo. La giornata in memoria del dottor Toti si aprirà alle ore 17.30 con l'inaugurazione della sala "Odoardo Toti" nel museo. Ad aprire l'iniziativa sarà il sindaco di Allumiere, Luigi Landi insieme alla direttrice del museo Luciana Giacopini. Interverrà anche la dottoressa Luisella Toti presidente della Fondazione "Odoardo Toti". In ricordo di Toti relazioneranno anche il dottor Enrico Ciancarini e il dottor Glauco Stracci. Dopo I vari interventi sará scoperta la bella targa che è stata apposta nel museo e che ricorderà a tutti ogni giorno quanto di grande e importante ha fatto il dottor Toti, il quale ha speso tempo e denaro per creare il museo collinare, nonchè per studiare, scoprire e raccontare la storia di Allumiere e Civitavecchia. Il grande Odoardo Toti nel 1955 ha fondato ad Allumiere l’Associazione Archeologica Adolfo Klitsche de la Grange e l’anno dopo ha dato vita all’Antiquarium Civico di Allumiere assumendone la direzione. Nel 1960 venne nominato "ispettore onorario" alle Antichità di Allumiere, Tolfa e Santa Marinella. Nel 1963 ottenne l’ammissione dell’Antiquarium Civico tra i membri effettivi del Comitato per le attività archeologiche nella Tuscia presieduto dal professore Massimo Pallottino. Nel 1965 venne nominato cittadino onorario di Allumiere; a seguire, nel 1971, ha rinnovato il sistema espositivo dell’Antiquarium che venne così classificato 'museo civico' e allo stesso tempo fondo "Il Notiziario". Nel 1988 è stato impegnato nel rinnovamento globale del museo archeologico naturalistico minerario nel quale ha impiantato un laboratorio di Palinogia. Tra il 1959 e il 1976 ha condotto scavi nelle necropoli etrusche di Colle di Mezzo e Bandita grande e in quelli protostorici di Monte Rovello dove rinvenne testimonianze micenee e dell’Elceto. Ha scritto innumerevoli pubblicazioni sui ritrovamenti archeologici nel territorio: la prima è del 1959 “I Monti Ceriti nell’età del ferro”.