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LADISPOLI - Anche nel comprensorio sono migliaia gli automobilisti titolari di auto Citroen che hanno ricevuto l’intimazione dalla casa francese di sospendere immediatamente la guida per un problema all'airbag. Tanti titolari di auto, dal 2009 al 2019, si sono visti recapitare, a mezzo raccomandata, la sollecitazione a non prendere l'automobile, poiché, visto il malfunzionamento dell'airbag, potrebbe causare lesioni gravi, o nelle peggiori dell'ipotesi anche la morte. «Ora stiamo lavorando per tutelare i diritti dei consumatori – affermano le officine autorizzate del comprensorio – e facendo pressione su Citroën affinché risolva il problema in tempi molto rapidi. La speranza è che la casa automobilistica prenda misure veloci e adeguate a garantire la sicurezza dei propri clienti e risolva i problemi logistici che stanno causando ritardi significativi nelle riparazioni. E alla luce di questo, restiamo in attesa di sviluppi». Intanto si può inviare diffida. «Questa mira a ottenere il risarcimento dei danni materiali e morali subiti dai proprietari delle auto C3 e DS3 coinvolte nel richiamo – dicono le associazioni dei consumatori - e la sostituzione delle vetture qualora i pezzi di ricambio non fossero disponibili. Chiediamo una sanzione verso la casa automobilistica per la gestione della campagna di richiamo». La casa automobilistica francese ha dichiarato all'Afp di aver richiamato più di 600mila auto C3 e DS3 in una ventina di Paesi per il problema segnalato.
LE RASSICURAZIONI
I pezzi di ricambio sarebbero già in arrivo e la Citroen sta provvedendo ad avvisare via via i vari proprietari e allo stesso tempo anche in consegna vetture sostitutive da mettere a disposizione dei clienti.
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