Va avanti ad oltranza la protesta degli agricoltori che anche ieri mattina sono tornati, più numerosi, in presidio presso la rotonda davanti al casello autostradale.

Li ha raggiunti la sindaca di Viterbo, Chiara Frontini che ha raccolto le loro rimostranze.

«Abbiamo ascoltato le loro istanze e raccolto le richieste che avanzano al Governo e alla Regione Lazio - ha detto Chiara Frontini - La Tuscia è la 7° provincia in Italia per quota di valore aggiunto dell’agricoltura, che è dell’8,0%, e di gran lunga la prima nel Lazio, e Viterbo è il capoluogo di una provincia in cui il settore agroalimentare riveste un ruolo centrale nel sistema economico locale e per la salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi. Un mondo, quello agricolo - ha concluso la sindaca - messo costantemente a dura prova dall’andamento generale dell’economia ed è un dovere dei rappresentanti istituzionali ascoltare e confrontarsi con chi sta in prima linea nell’affrontare queste difficoltà».

Ieri non c’è stato alcun blocco o tentativo di blocco della circolazione stradale. Del resto Felice Antonio Monfeli, coordinatore del presidio di Orte, ha più volte ribadito che la loro è una manifestazione pacifica. Non per questo, gli agricoltori sono pronti a indietreggiare.

«Resteremo qui ad oltranza - ha detto - fino a quando il Governo Meloni non invierà qualcuno ad ascoltarci».

La protesta vede il sostegno anche del senatore Umberto Fusco.

«Esprimo solidarietà e sostegno a tutti gli agricoltori che da giorni occupano le nostre strade con i loro trattori in una battaglia che coinvolge tutti noi, contro le folli politiche europee che minano il settore agricolo, strategico per il nostro Paese, mettendo a rischio la sostenibilità economica delle attività locali - ha detto ieri Fusco - Il settore agricolo e coloro che vi operano dovrebbero ricevere supporto da parte delle istituzioni e invece alle problematiche tipiche del settore derivanti dai danni del maltempo e a una ormai sempre più dura concorrenza sleale dei Paesi extra Ue non mancano di aggiungersi minacce spalleggiate da questa Europa legate alla commercializzazione di farine di insetti e carni sintetiche, incentivi all'occupazione di suolo agricolo con il fotovoltaico e l'aumento ormai insostenibile dei costi del carburante.

I cittadini italiani hanno il diritto di continuare a cibarsi di prodotti sani e naturali, di qualità, ed è per questo che gli agricoltori impegnati in questa battaglia di dignità dovrebbero ricevere il sostegno di ognuno di noi. A loro - conclude Umberto Fusco - va il mio ringraziamento per la tenacia con cui ormai da giorni portano avanti queste iniziative a difesa dell'agricoltura, dei territori, del lavoro e delle piccole imprese».