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FIUMICINO - Il consigliere comunale Mauro Stasio è stato vittima di un’aggressione nei pressi della sua attività commerciale a Fiumicino. Durante l’incidente, ha riportato ecchimosi ed escoriazioni. L’aggressione sembra essere motivata da una diversa appartenenza politica.
«Desidero esprimere la mia più profonda solidarietà e quella della Lista civica che rappresento, al consigliere comunale Mauro Stasio che, ieri mattina, ha subito una vile aggressione, nei pressi di un’attività commerciale di Fiumicino, riportando ecchimosi ed escoriazioni”. Lo dichiara, in una nota, Renato Ursumando, coordinatore della Lista Civica Baccini.
«È inqualificabile – prosegue – che un rappresentante dei cittadini e del massimo organo istituzionale della Città, sia bersaglio di insulti, minacce e lesioni, da parte di un individuo che lo ritiene colpevole, a quanto sembra, esclusivamente di una diversa appartenenza politica.
Saranno le autorità competenti a fare piena luce su un episodio gravissimo che non fa parte della nostra cultura e delle tradizioni di una comunità che vuole continuare ad essere aperta, unita e rispettosa delle opinioni di tutti. Mi auguro che tutti i rappresentanti delle forze politiche, senza distinzioni di parte – conclude Ursumando – esprimano solidarietà a Mauro e una ferma e unanime condanna sull’accaduto. Il dibattito politico non può mai sfociare nella violenza e nella sopraffazione».
Non è mancato il commento di solidarietà del sindaco Baccini: «Esprimo la mia più sincera solidarietà al Consigliere Mauro Stasio per la vile aggressione subita ieri mattina. – dichiara il primo cittadino, Mario Baccini, facendo riferimento all’aggressione, probabilmente a sfondo politico, subita dal Consigliere Comunale all’interno di un esercizio commerciale. – Atti di violenza come questo sono inaccettabili e contraddicono i valori fondamentali di rispetto e democrazia che devono guidare la nostra comunità. Il mio pensiero va a Mauro ed alla sua famiglia in questo momento difficile. – prosegue – L’aggressione sembra essere motivata da una diversa appartenenza partitica, il che rende l’episodio ancora più preoccupante. La politica deve essere un terreno di confronto civile e costruttivo, non di violenza. Condanno fermamente ogni forma di intolleranza ed odio ed invito tutte le forze politiche ed i cittadini a mantenere il dibattito su un piano di rispetto e civiltà. Tali azioni sono spesso il risultato di un clima politico locale teso, dove argomenti importanti vengono strumentalizzati creando conflitti tra i cittadini piuttosto che promuovere l’unità e la collaborazione tra i partiti. Confido che le autorità competenti faranno piena luce sull’incidente e che i responsabili saranno assicurati alla giustizia. Non permetteremo che la violenza prenda piede nella nostra comunità», ha concluso il sindaco.
Tanta la solidarietà espressa anche da altri esponenti della politica locale: «Un episodio inaccettabile che non deve più ripetersi”.
Così Alessio Coronas, capogruppo di Forza Italia a Fiumicino e Raffaello Biselli, assessore alle attività produttive, condannano l’aggressione subita dal consigliere Mauro Stasio. «Esprimiamo profonda solidarietà per quanto accaduto – proseguono – e auspichiamo sia fatta piena luce sulla vicenda. A preoccupare è il fatto che l’aggressione sembra essere a sfondo politico. La politica dovrebbe essere il luogo del confronto democratico e la violenza non può e non deve essere contemplata. I cittadini che ci hanno chiamati a rappresentarli devono vedere rispettati questi principi ed essere guidati in un clima di confronto civile. Il tutto deve essere al di sopra dei colori politici – concludono Coronas e Biselli- e nella nostra comunità non deve esserci spazio per dissidi ed odio».
«L’aggressione subita dal consigliere Mauro Stasio è un atto orribile, su cui non si può e non si deve passare sopra». Lo dichiara il gruppo consiliare di FdI Fiumicino.
«Al consigliere va la nostra sincera vicinanza – prosegue il gruppo – con la speranza che presto le indagini sull’accaduto portino a risposte certe. In queste ore, l’ipotesi addotta è tra le più meschine: adombrare divergenze politiche come causa, vorrebbe dire aprire le porte della politica alla violenza, quando questa dovrebbe essere tutt’altro: uno spazio di confronto pacifico dove fare il bene dei cittadini e della comunità. La condanna unanime - concludono - che la scena politica sta esprimendo è sintomo dell’atmosfera di serena collaborazione che dovrebbe esserci sempre, senza eccezioni».