LADISPOLI - Ancora pini pericolanti sulla statale Aurelia. Ieri pomeriggio l’ennesimo intervento. Questa volta, per fortuna, prima che uno dei grandi arbusti che fa da cornice alla statale, si schiantasse il suolo. Strada chiusa e vigili del fuoco a lavoro per abbattere il pino così da mettere in sicurezza l’area. Quella delle condizioni di salute dei grandi protagonisti del film “Il Sorpasso” continua così a restare sotto i riflettori. Proprio di loro si è parlato nei giorni scorsi in consiglio comunale su iniziativa del consigliere del Pd, Crescenzo Paliotta. Nelle settimane scorse, infatti, proprio a causa delle condizioni dei pini, indeboliti dagli incendi degli anni scorsi, Anas ha avviato l'abbattimento di alcuni arbusti, malati e danneggiati dagli incendi degli anni scorsi. E non è detto che in un futuro anche prossimo altri pini possano fare la stessa fine. «Quei pini (quelli sull'Aurelia, ndr) sono solo una parte, secondo me, di quelli che saranno abbattuti da Anas perché ne sta periziando anche altri», ha spiegato il consigliere delegato alle aree protette, Filippo Moretti, rispondendo proprio alle domande del consigliere dem Paliotta. «Negli anni sono stati soggetti ad incendi che ne hanno minato la stabilità alla base», ha proseguito ancora Moretti ricordando come la scorsa estate «un pino è caduto sull'Aurelia». «Era dunque opportuno metterli in sicurezza». Polemiche poi sulla richiesta del Pd di voler approfondire la perizia redatta da Anas. Moretti ha infatti puntato i riflettori sui pini che una volta facevano da cornice a viale Italia. «La stessa perizia (relativa proprio all'abbattimento degli arbusti in centro città, ndr) doveva essere approfondita quando li hanno tagliati». E mentre si cerca di capire che sorti subiranno gli olltre 100 pini de "Il Sorpasso", massima attenzione anche quelli presenti sul resto del territorio. Alcuni di loro sono stati "attaccati" da un fungo patogeno. Su un totale di circa 230 alberi «solo alcuni di questi manifestano la malattia», ha aggiunto ancora Moretti annunciando un trattamento endoterapico per le altre piante che sarà eseguito «in primavera». ©RIPRODUZIONE RISERVATA