SANTA MARINELLA – Alla vigilia dell’apertura della stagione balneare, arriva una notizia che non farà certo piacere ai gestori degli stabilimenti. Infatti un nuovo decreto legislativo, impone agli stabilimenti balneari l’utilizzo di acqua potabile nel servizio docce. Una sfida senza precedenti, quella che aspetta ai titolari delle spiagge a pagamento e cioè di adeguare i propri stabilimenti al nuovo decreto che impone l’utilizzo di acqua potabile nelle docce. Il decreto legislativo del 18 febbraio 2023, finalizzato a garantire la sicurezza dei bagnanti, ha scatenato una serie di polemiche e proteste tra i gestori dei lidi, compresi anche quelli di Santa Marinella, che si sentono preoccupati nel dover correre ai ripari in tempo record. Secondo quanto stabilito dal decreto, tutte le acque destinate a entrare in contatto con le persone, devono essere potabili, docce e piscine dovranno essere dunque dotate di un sistema che garantisca l’utilizzo di acqua sicura entro l’inizio della stagione estiva. I tempi ristretti e i costi elevati per l’allacciamento alle reti idriche certificate stanno creando però non pochi problemi. Vi è inoltre un’ulteriore incertezza riguardo la validità dell’investimento, specialmente considerando che molte concessioni sono scadute e in attesa di rinnovo. Confesercenti ha sottolineato le difficoltà incontrate dai balneari, evidenziando i potenziali rischi legati all’approvvigionamento idrico in estate, quando l’uso eccessivo di acqua potrebbe generare problemi di disponibilità non da poco. In conclusione, la corsa contro il tempo dei balneari per adeguarsi al nuovo obbligo sull’uso di acqua potabile è una sfida complessa, che mette in evidenza le difficoltà e le incertezze del settore. Resta da vedere come gli stabilimenti affronteranno questa sfida e se saranno in grado di garantire la conformità alla normativa entro l’inizio della stagione estiva.

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