TARQUINIA - Alta affluenza alla urne a Tarquinia, nella prima giornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco. Dalle 15 alle 23 si sono recati alle urne 4.239 elettori su 13.741 aventi diritto: una percentuale pari al 30,85%, superiore a Civitavecchia dove hanno votato il 20,60% degli aventi diritto.

A Tarquinia hanno invece votato il 31,58% degli aventi diritto, per il rinnovo del Parlamento europeo, pari a 4.214 elettori su 13.346 aventi diritto (mentre a Civitavecchia hanno votato per le Europee il 21,35% degli aventi diritto).

I seggi riapriranno domenica 9 giugno, alle ore 7 e sarà possibile votare fino alle 23, nelle quattordici sezioni di voto allestite presso la scuola elementare di viale Bruschi Falgari. Non si voterà nella giornata di lunedì.

IL VOTO DEI CANDIDATI SINDACO Nella giornata di oggi hanno votato tre candidati sindaco: Alessandro Giulivi, Martina Tosoni e Renato Bacciardi.

LO SCRUTINIO Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo inizierà subito dopo la fine del voto, domenica sera, mentre lo scrutinio per le elezioni comunali avrà inizio lunedì 10, alle ore 14. Se nessuno dei candidati otterrà la maggioranza assoluta dei voti, si avrà un secondo turno previsto nelle giornate di domenica 23 e lunedì 24 giugno.

I CANDIDATI Sono cinque i candidati per la poltrona da sindaco di Tarquinia. Gianni Moscherini 76 anni, Francesco Sposetti 55 anni; Renato Bacciardi 61 anni; Alessandro Giulivi 64 anni; Martina Tosoni 42 anni.

Nella precedente elezione del 2019, Alessandro Giulivi ottenne, al ballottaggio il 58,22% con il supporto di Futura, Noi Con Tarquinia, Lega Salvini. Giovanni Moscherini si fermò al 41,78% con l'appoggio di Obiettivo Comune, Il Cantiere Della Nuova Politica, Tarquinia Capitale Dell'Etruria e Fratelli D'Italia.

COME SI VOTA Per votare si può tracciare un segno sul simbolo di una lista: la preferenza andrà sia alla lista sia al candidato sindaco collegato; si può mettere anche un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando in questo caso solo il sindaco. E’ possibile il voto disgiunto votando per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata. Ogni elettore può inoltre esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella stessa lista scelta. Nel caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA