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«Un modo di dire ai nativi e a coloro che si sentono viterbesi pur non vivendo nella nostra città: Viterbo non soltanto non vi dimentica ma intende valorizzare proprio questo attaccamento alle radici che si manifesta con la vostra presenza in città la sera del trasporto della macchina di Santa Rosa» lo ha detto la sindaca Frontini presentando oggi la seconda edizione del Ciuffo e della Rosa d’oro e d’argento, due riconoscimenti per premiare i “figli della città dei papi” che per motivi lavorativi, o semplicemente per scelta di vita, si sono dovuti trasferire da Viterbo ma, che ogni anno immancabilmente, il 3 settembre tornano a casa per assiste al Trasporto della macchina di santa Rosa.
«Questo riconoscimento - ha ricordato la sindaca - nasce da un’idea di Marco Ciorba per premiare chi ritorna nella sua città dopo essersi trasferito in un’altra città italiana o addirittura all’estero, e che per l'amore che prova per la città di Viterbo torna in occasione della sera del 3 settembre».
L’oro e l’argento non rappresentano una classifica ma differenziano i viterbesi trapiantati all’estero da più tempo (oro) da quelli che invece vivono in una città italiana (argento).
«Il premio ha avuto un grande successo già lo scorso anno - ha detto Ciorba - Da novità è diventato tradizione. Ci ha emozionato ricevere lettere e mail da tutto il mondo: dal Belgio, dalla Svizzera, dagli Stati Uniti».
«Un riconoscimento ideato per i veri viterbesi che, pur vivendo lontano dalla loro città, incarnano la l’amore per Viterbo e la devozione verso Santa Rosa - ha aggiunto il presidente del sodalizio Massimo Mecarini - Per tutti quelli che provano e proveranno sempre nostalgia per la loro casa e per il trasporto, come noi facchini che appena posata la macchina sul sagrato del santuario proviamo un misto di gioia per il trasporto appena concluso, e già la nostalgia perché dovremmo aspettare un altro anno per riportare la nostra santa sulle spalle».
Anche quest’anno il premio sarà realizzato dall’architetto Raffaele Ascenzi .
«Sono onorato di essere stato scelto per la realizzazione di questo prestigioso riconoscimento - ha detto Ascenzi - ho già varie idee sulla sua realizzazione ma, non escudo neanche la possibilità di affidare a un artista viterbese il compito di crearlo con la mia supervisione».
L’iniziativa è a costo zero per il Comune grazie alla partnership con l’impresa Fiorillo, costruttrice della Macchina di santa Rosa. «È stato inventato un simbolo - ha detto Vincenzo Fiorillo - Mi fa piacere partecipare a questo premio soprattutto come famiglia».