Viterbo e la Tuscia come modello di sviluppo per tutti i comuni capoluogo d’Italia, anche se non è accettabile dover ospitare il 70% degli impianti fotovoltaici ed eolici dell'intero Lazio. Questo in poche parole il fulcro dell’intervento della sindaca Chiara Frontini al convegno Anci di ieri 8 maggio a Rimini, sul tema “Il progetto MediaAree, il ruolo dei Comuni capoluogo nel sistema Paese, i sindaci a confronto”.

Al dibattito hanno preso parte anche i sindaci di Alessandria, Ascoli Piceno, Teramo e Macerata. La sindaca Frontini ha affrontato il tema partendo dal rapporto tra Viterbo e Roma.

«La Regione ha limiti evidenti nella gestione delle relazioni tra Roma e gli altri capoluoghi regionali. Roma drena gran parte delle risorse rispetto alle altre quattro province della regione, sia per quanto riguarda la mobilità e le grandi infrastrutture, fino ad arrivare alle film commission. Siamo tutti chiamati a reinventarci e trasformare i problemi in opportunità – ha proseguito Frontini - e noi lo stiamo facendo con determinazione e visione. In questa fase, il nostro impegno è quello di lavorare per valorizzare gli elementi di attrattività dei comuni capoluogo, soprattutto quando esiste una grande vicinanza con Roma, come nel caso di Viterbo. Noi puntiamo con decisione sul centro storico per farne sempre di più un elemento privilegiato di residenzialità, anche grazie a una narrazione che ne trasmetta la sua reale dimensione, che è quella di un luogo di particolare bellezza e vivibilità a poca distanza da Roma, seppur sembri lontano anni luce dalla Capitale. In questo senso ci stiamo rivolgendo a quella platea di persone che possono scegliere di venire a stare in una città come Viterbo caratterizzata dall'elevata qualità della vita, dai nomadi digitali fino ai pensionati. Sicuramente c'è da migliorare sul fronte dei trasporti, ma oggi la grande opportunità è legata all’importanza crescente di quei valori che vanno oltre la dimensione economica mainstream».

La sindaca ha però evidenziato come «nella Tuscia, ovvero un territorio con enorme valore turistico e paesaggistico e con agricoltura di qualità a chilometro zero, si trovi ben il 70% di tutti gli impianti di energie rinnovabili del fotovoltaico e dell'eolico del Lazio». Frontini ha concluso parlando dell’altro elemento di competitività: «il turismo lento per quei territori che ospitano cammini religiosi come accade anche a noi con la Francigena, anche guardando al Giubileo del prossimo anno. Si tratta di un modello di turismo che rappresenta una dicotomia rispetto a chi si è indirizzato su strade diverse e tradizionali»