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CIVITAVECCHIA – Civitavecchia fa un passo avanti verso lo sviluppo del polo termale. Nella seduta di giovedì scorso del Consiglio Comunale, infatti, è stata approvata la delibera che sancisce un riordino della perimetrazione della zona turistico-termale, mettendo ordine a un iter amministrativo iniziato oltre vent'anni fa. Nel corso del suo intervento, infatti, l'assessore all’Urbanistica con delega allo Sviluppo Termale, Enzo D'Antò, ha ripercorso le tappe storiche di un provvedimento risalente al 24 gennaio 2002, quando il Consiglio Comunale adottò una variante al Piano Regolatore Generale per delimitare l'area destinata al termalismo. «Potrei iniziare questa relazione con “C'era una volta”, perché parliamo di una storia che si trascina da più di vent'anni” ha esordito D'Antò. Nel 2003 il Comitato Regionale espresse parere favorevole, ma con osservazioni sulla presenza di usi civici e vincoli territoriali insuperabili. Nel 2008 il Comune modificò la perimetrazione della zona termale, recependo le indicazioni regionali e stralciando le aree critiche. Tuttavia, una complicazione tecnica rallentò l'approvazione: la Regione Lazio, nel 2009, diede il via libera alla variante con la delibera n. 499, ma approvando una tavola (la n. 10) con elementi superati, anziché la più aggiornata (tavola 10 bis), che non aveva completato il procedimento di pubblicazione. Questo errore ha determinato un blocco lungo quindici anni, fino all'iniziativa di oggi. «Con questa delibera - ha spiegato D'Antò - restituiamo chiarezza al procedimento, realizzando un documento unico che corregge le incongruenze del passato e definisce con precisione la perimetrazione e le volumetrie disponibili per lo sviluppo del polo termale». Dopo l'approvazione del Consiglio, il provvedimento sarà pubblicato e aperto alle osservazioni prima di essere inviato nuovamente alla Regione Lazio per la definitiva approvazione, rimandandola in consiglio comunale che la adotterà in maniera definitiva rendendo efficace questa variante.
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