CIVITAVECCHIA – Dopo il caso della coppia di turisti che ha pagato 250 euro per una corsa in taxi da Roma a Civitavecchia i riflettori sono puntati sulla categoria ma in città non si sono riscontrate segnalazioni simili. Come spiegano gli operatori del settore, infatti, non sono state segnalate situazioni anomale o casi come quello di Roma. «Ci muoviamo - spiegano - con un nostro sistema di tariffario, ci sono alcune tratte a tariffa fissa e i prezzi sono pubblicati online e ci sono anche dei cartelli in Stazione che le elencano, altrimenti c’è il tassametro. Quando mancano queste cose o si ha la sensazione che qualcosa non torni - suggeriscono - si può sempre rivolgersi al posto di Polizia ferroviaria che è proprio lì in Stazione». Civitavecchia è una realtà particolare e sicuramente è importante mantenere le antenne ben drizzate per evitare brutte sorprese soprattutto se si considera la “folla” di turisti e il relativo caos che viene a crearsi. Da pochi giorni il Pincio è rientrato in possesso dell’area di largo della Pace e l’idea è quella di regolamentare gli accessi in città. «Il nostro - spiegano alcuni operatori - è un hub portuale molto importante e durante la stagione estiva veniamo assaltati da unità lecite e illecite provenienti da tutto il comprensorio. È importante quindi mettere un po’ d’ordine sia per noi lavoratori che anche per i clienti che rischiano di essere preda facile». Come nel caso segnalato nei giorni scorsi sulla stampa capitolina, infatti, si rischia di pagare a caro prezzo una leggerezza. È importante quindi verificare sempre che il mezzo su cui stiamo salendo sia regolare e che segua le norme. «È importante mettere un po’ d’ordine - spiegano gli operatori - perché noi siamo in prima linea e non abbiamo difese. I furbetti ci sono in ogni categoria e bisogna segnalare eventuali anomalie». A Civitavecchia, però, questa stagione sembra essere filata liscia. Resta il problema del divario di lavoro tra i mesi estivi e quelli invernali. «Ci troviamo dall’avere un traffico immane fino ad arrivare allo zero di gennaio - continuano -, ma questa cosa vale anche ad esempio per i ristoranti. Ben venga in fatto che il Pincio sia al lavoro per individuare soluzioni perché è necessario trovare un equilibrio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA