CIVITAVECCHIA – Continuano a far discutere i risultati dello studio condotto da Unidustria, insieme a Luiss Business School e alla Fondazione Bruno Visentini con il contributo della Camera di Commercio di Roma, sull’attrattività dei distretti industriali del Lazio. Dati che in realtà, come spiegato ieri dal presidente di Unindustria Civitavecchia Cristiano Dionisi, non sono nuovi ma sono stati presentati ad ottobre scorso. Eppure, da allora, l’interesse per cercare di intervenire e capire quelle che potrebbero essere eventuali soluzioni o iniziative da mettere in campo non sembra esserci stato. Nonostante Civitavecchia, proprio dal rapporto, risulta essere una delle città del Lazio dove è difficile fare impresa, a causa del pesante impatto della fiscalità locale. A lanciare un appello alla politica, maggioranza ed opposizione, è Sergio Serpente, esperto di logistica, e consigliere di Civitavecchia Fruit & Forest Terminal, la società che gestisce il terminal agroalimentare e che, recentemente, ha rilanciato l’interporto. Un professionista che ha il polso della situazione e conosce bene quelle che sono le richieste del mercato. «Già la scelta, qualche anno fa, di Conad di insediarsi a Tarquinia avrebbe dovuto far riflettere - ha spiegato - oggi serve intercettare al meglio quelle che sono le richieste del mercato. Rispetto agli anni passati, la domanda c’è: ma bisogna saperla accogliere. Civitavecchia lo sa fare?». Visti i numeri e l’impatto soprattutto della Tari su un’impresa, ancora c’è da lavorare, in termini di agevolazioni e di livellamenti che possano «incentivare ed intercettare questa domanda crescente. Oggi - ha aggiunto - vince chi ha un retroporto e chi garantisce risposte celeri e di qualità. Chi pensa ancora che Civitavecchia possa essere esclusivamente una città turistica sbaglia di grosso. Occorre intervenire e puntare sulla logistica, facendo diventare attrattivo il nostro territorio. La commissione lavoro, l’amministrazione, la minoranza e la maggioranza: tutti devono lavorare sulla stessa strada, dando l’indirizzo giusto per rilanciare lo sviluppo. Oggi - ha concluso Serpente - servono decisioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA