VITERBO – San Pellegrino in fiore, imperativo non “bruciare” l’appuntamento del 2024.

Dopo la figuraccia di quest’anno - evento saltato per mancanza di tempi, secondo l’assessore Franco - l’amministrazione comunale si muove già da ora per la prossima edizione. Anche perché adesso il Comune ha una responsabilità maggiore, avendo acquisito il marchio della manifestazione dall'ente autonomo San Pellegrino in fiore che per oltre 30 anni ha organizzato il tradizionale appuntamento di primavera.

Diverse le novità previste dall'amministrazione Frontini, sia procedurali che di durata dell'iniziativa.

Per quanto riguarda le procedure, il Comune ricorre alla formula del concorso di idee, in forma anonima, come già accade per designare la nuova Macchina di Santa Rosa.

Con tanto di commissione che valuterà la migliore proposta ideativa e con un premio in denaro per i primi tre progetti classificati.

Al primo andranno 7.500 euro, al secondo 2.500 e al terzo 1.500 euro. Previsto poi anche un rimborso spese di 500 euro ai partecipanti che si posizioneranno dal quarto al decimo posto.

Come accaduto per la Macchina, anche per San Pellegrino in fiore 2024 il Comune ha fissato linee guida e requisiti ineludibili del progetto.

Dai criteri estetici, che devono essere in sintonia con le caratteristiche monumentali delle aree interessate, e devono esprimere richiami e suggestioni legati al periodo medievale - tema portante della candidatura di Viterbo a Capitale della Cultura 2033 - a quelli di sicurezza per garantire l'incolumità dei visitatori, degli operatori e dei manufatti esposti. Resta invariato invece il percorso su cui si svilupperà l’allestimento florovivaistico e che interessa: piazza e via San Lorenzo, piazza della Morte, via Pietra del Pesce, via Macel Maggiore, piazza San Carluccio, via San Pellegrino, piazza Scacciaricci, piazza San Pellegrino e piazza del Gesù.

Elemento di novità anche la durata della manifestazione: dal 1 al 5 maggio. Non più i tre giorni a cavallo del fine settimana tra aprile e il 1 maggio.

Per la progettazione esecutiva degli allestimenti di arredo urbano e florovivaistico il Comune prevede un importo massimo di 10mila euro e 6.000 euro per il progettista incaricato a cui potrà essere affidato anche il ruolo di direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza.

Linee di indirizzo individuate, ora agli uffici spetta il compito di avviare l’iter procedurale per bandire il concorso di idee.

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