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CIVITAVECCHIA – «Nessuno va lasciato indietro». Lo ha ribadito il sindaco Marco Piendibene ricordando come questo sia un pilastro dell’amministrazione giallorossa, ed annunciando una serie di iniziative e progetti indirizzati alla popolazione carceraria dei due istituti penitenziari cittadini. «Già l’aver voluto un delegato alle carceri, individuato in Corrado Lancia – ha sottolineato Piendibene – è segno dell’attenzione che vogliamo garantire». Ed è stato proprio Lancia a spiegare quelli che sono i percorsi inclusivi, le iniziative già avviate e quelle che verranno messe in campo nel breve periodo, grazie alla preziosa collaborazione con associazioni ed organizzazioni del terzo settore, creando una rete virtuosa che, insieme alle istituzioni, possa fornire ai detenuti gli strumenti necessari per ricostruire le proprie vite. E questo dovendo fare i conti con un sovraffollamento che di certo non aiuta. «Nel nuovo complesso di Borgata Aurelia – ha infatti ricordato – su una capienza regolamentare di 311 detenuti, ne sono ospitati (secondo i dati aggiornati a fine dicembre) 546, di cui 263 stranieri. Un +76% che non è semplice da gestire, nonostante il prezioso e duro lavoro svolto dalla Polizia penitenziaria, in organico sottodimensionato da anni». L’obiettivo è «superare lo stigma nei confronti dei detenuti – ha aggiunto Lancia – il nostro impegno è rivolto a garantire delle alternative, che possono passare attraverso attività all’interno del carcere e collaborazioni esterne. E quindi, ad esempio, un laboratorio teatrale con la compagnia Anta e Go, l’organizzazione di un coro con Piergiuseppe Agozzino, un corso di yoga con Sergio Starace, una laboratorio di sartoria. E poi percorsi esterni che auspichiamo possano coinvolgere sempre più aziende del territorio, specialmente per i tanti detenuti civitavecchiesi».
Fondamentale, in questo caso, la collaborazione con gli assessorati al Lavoro e ai Servizi Sociali. «Bisogna evitare la recidiva – ha aggiunto l’assessore Antonella Maucioni – creando nuove possibilità ed alternative; opportunità che servono anche da azione protettiva nei confronti della società».