«Grave che Frontini stoppi il parcheggio interrato al Sacrario».

La capogruppo di Fratelli d'Italia Laura Allegrini torna a perorare il progetto previsto dalla precedente amministrazione, in cui lei ricopriva il ruolo di assessore ai Lavori pubblici e di vicesindaco.

Progetto che prevedeva l'aumento dei posti auto al Sacrario grazie a un'ulteriore volumetria derivante dalla parte di struttura interrata sottostante. L'eventuale realizzazione dell'opera è stata al centro, in vari consigli comunali, di uno “scambio di idee” tra la Allegrini e l'assessore alla Qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne, il quale da subito ha espresso parere sfavorevole. Un progetto non fattibile perché, come più volte sottolineato da Aronne, dopo un'approfondita analisi tecnica è emerso che il terrapieno su cui insiste il parcheggio è composto prevalentemente da terreno e materiali di risulta. E il previsto stanziamento di circa 5 milioni non sarebbe stato sufficiente per coprire anche eventuali interventi per rendere l'area idonea alla costruzione di una struttura interrata. Una spiegazione che non ha mai soddisfatto la consigliera meloniana che, in concomitanza con la notizia dei 417 nuovi posti auto all'aperto che l'amministrazione intende creare in diverse aree periferiche della città, ribadisce il suo pensiero e attacca l'esecutivo: «Sta facendo una serie di errori che la città pagherà».

«Togliere l'opera più grande ed importante che la precedente amministrazione aveva inserito nei progetti Pinqua ora Pnrr, e cioè il parcheggio interrato al Sacrario, è un fatto gravissimo e sintomo di poca lungimiranza. Nel piano triennale delle opere pubbliche l'amministrazione Frontini - tuona - rinuncia a circa 5 milioni di euro per il parcheggio nel centro storico a favore di asfaltature di parcheggi a raso nei quartieri fuori le mura».

Una decisione che per Laura Allegrini «va contro ogni politica di valorizzazione del centro storico che ha bisogno vitale di parcheggi e come farli, se non interrati?».

E in merito all'insufficienza dello stanziamento replica: «Non regge la giustificazione che i 4 milioni e 750mila euro non siano sufficienti a realizzarlo perché innanzi tutto si avrebbe potuto procedere a stralci e, ove mancasse parte del finanziamento, si doveva ricorrere a qualsiasi soluzione pur di non rinunciare ad un'opera così strategica: metterlo in bilancio, prendere un mutuo alla cassa depositi e prestiti o ricorrere al project finanziamento. Insomma qualsiasi cosa pur di non affossare quello che doveva essere il completamento del sistema Valle Faul».

E per la capogruppo meloniana «non reggono nemmeno le giustificazioni tecniche: ci è stato detto che lo sbancamento interessa terra di riporto, che c'è l'Urcionio e quindi la situazione sarebbe di difficile gestione e che si sarebbe bloccata la città per anni; che si doveva cominciare da sopra e non da sotto (con le perforazioni). Fatto smentito da tutti i tecnici che abbiamo interpellato. Quando poi ci si dice che il finanziamento sarà utilizzato per un sistema di parcheggi a raso fuori le mura allora crediamo proprio che ci sia una volontà contro un'opera che serve come il pane per la rivitalizzazione del centro».

«All'inizio ci è stato anche detto - sottolinea - che l'opera sarebbe stata sostituita da un parcheggio interrato nel sottopasso ferroviario vicino alla Camera di Commercio ma, francamente, su questo progetto esprimiamo tutte le nostre perplessità sia tecniche che di utilità visti i pochi posti auto ipotizzati».

«Questa vicenda è veramente una occasione persa e responsabilità una grave nei confronti della città» conclude in maniera secca Laura Allegrini.