«Flussi turistici nella città di Viterbo, facciamo chiarezza. In queste ore abbiamo letto sulla stampa alcuni dati non corrispondenti a quelli ufficiali. Numeri alla mano, ecco le rilevazioni sulla situazione delle presenze nelle strutture ricettive al 30 giugno 2023». A precisare e comunicare i numeri sono la sindaca Chiara Frontini, l’assessore allo sviluppo economico locale e turismo Silvio Franco e il consigliere delegato alle attività produttive Marco Nunzi, all’indomani dell’incontro avvenuto in Comune sabato scorso con una delegazione di operatori economici legati al settore turistico.

«Partiamo proprio dai flussi - spiega l’assessore Silvio Franco - I dati a nostra disposizione, basati sulle dichiarazioni dell’imposta di soggiorno, anche se non ancora definitivi e non del tutto comparabili, in quanto si è passati da dichiarazioni quadrimestrali a trimestrali, mostrano nei primi sei mesi una crescita rispetto al 2022 del 5-10%. Nel dettaglio, alla voce “ospiti” nel periodo gennaio-giugno 2023, abbiamo un incremento del 10,1% rispetto allo stesso periodo del 2022; mentre per la voce “pernottamenti” si registra un +7,5%. Ne risulta quindi un significativo incremento delle presenze che ci rende fiduciosi per il prosieguo dell’anno».

«L’aumento del numero delle strutture – prosegue il consigliere Nunzi – e il fatto che veniamo da un biennio in cui il post-Covid ha determinato crescite ben più elevate (per i pernottamenti un +60% nel 2021 sul 2020 e un +32% nel 2022 sul 2021) hanno contribuito a diffondere fra gli operatori la percezione distorta di una contrazione dei flussi. A guardare i dati, invece, si conferma una tendenza positiva che appare anche migliore del periodo pre-Covid, in cui la crescita media è rimasta sotto il 5%. La situazione, quindi, appare tutt’altro che preoccupante anche se le valutazioni definitive, dato anche il disallineamento delle rilevazioni, potranno essere eseguite solo a fine anno». «La nostra città, e più in generale il nostro territorio - conclude la sindaca Frontini - devono puntare in primis sull’aumento della permanenza media, che dovrebbe arrivare almeno a due notti e mezzo, mentre negli ultimi 7 anni è sempre fra 1,5 e 1,7, cosicché il turista possa vivere Viterbo scoprendo maggiormente l’arte, la storia e le nostre tradizioni. Per far sì che questo accada, dovremmo essere tutti d’accordo e lavorare in sinergia nell’alzare gli standard dell’offerta turistica, puntando sulla qualità degli eventi, delle strutture ricettive, e sull’integrazione dei diversi attrattori».

Il lavoro principale che l’amministrazione - precisa una nota di Palazzo dei Priori - sta intraprendendo è basato sull’analisi veritiera dei numeri, al fine di determinare un vero target a cui rivolgersi in sinergia con l’ascolto e il dialogo verso gli stakeholder turistici con l’obiettivo di creare una strategia che porti Viterbo a essere maggiormente scelta come destinazione turistica.