CIVITAVECCHIA – Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera, con 15 voti favorevoli e 5 astensioni, il bilancio consolidato 2024 del Gruppo di amministrazione pubblica. Un documento che, come illustrato dall’assessore al Bilancio Florinda Tuoro, «restituisce un quadro complessivamente positivo dei conti dell’ente e delle sue partecipate».

Il risultato economico consolidato si attesta a +12,2 milioni, in netta crescita rispetto al +1,1 registrato nel 2023. Patrimonio netto a quota 81,8 milioni (+12 sul 2023) e liquidità rafforzata, con una cassa positiva di 19,9 milioni. «Le partecipate chiudono in utile – ha spiegato Tuoro – Csp registra un segno più, seppur minimo, pari a 5.571 euro, con un patrimonio netto salito a 622mila euro e liquidità rafforzata a 688mila. Bene anche Atcl, con un utile di 46mila euro. Sono segnali incoraggianti, che certificano i progressi gestionali registrati soprattutto da Csp, ma il bilancio non è un punto di arrivo bensì di partenza: serve completare il processo di risanamento e lavorare a un nuovo piano di ristrutturazione aziendale».

Sul fronte dell’opposizione, non sono mancati rilievi critici. Il consigliere Paolo Poletti ha evidenziato come l’indice di liquidità di Csp (0,53 contro un valore di riferimento di almeno 1) e l’indebitamento verso fisco e previdenza confermino la fragilità finanziaria della società: «Il piano di ristrutturazione va rafforzato e i contratti di servizio dovranno essere riapprovati secondo i principi di efficienza e trasparenza imposti dalla normativa». Più netta la posizione di Massimiliano Grasso, che ha richiamato l’attenzione sui rischi futuri legati alle gare per il trasporto pubblico locale e per la tratta porto-stazione, voce decisiva nei bilanci della partecipata: «Non basta guardare all’utile consolidato. Bisogna chiarire quale sarà il destino dei servizi pubblici locali e della stessa Csp, evitando di navigare a vista».
Dati puntuali sono stati forniti anche da Mirko Mecozzi, che ha posto l’accento sui numeri in crescita della partecipata durante la precedente amministrazione: «Il servizio porto-stazione resta il cuore pulsante dei conti, ma è significativo anche l’impatto della gestione della Ficoncella, che nel 2024 ha portato circa 300mila euro, così come la presa in carico della pulizia delle caditoie, dopo anni di esternalizzazione, per un valore di 700mila euro». Mecozzi ha inoltre ricordato come i ricavi dei primi nove mesi dell’anno siano cresciuti di 680mila euro rispetto al 2023, con un +29% negli abbonamenti del Tpl e un +5,4% nella linea porto-stazione. Bene anche le farmacie comunali, con nuovi servizi sanitari che hanno portato a un incremento di fatturato di 187mila euro. «La fotografia di Csp – ha concluso – mostra risultati positivi, con un patrimonio netto in crescita a 1,2 milioni e ricavi saliti rispetto al 2020. Governare una società complessa come questa richiede competenza e impegno costante». E adesso la palla passa al Cda della municipalizzata e all’amministrazione Piendibene. «Alcune scelte, come l’esternalizzazione del Pit o della segnaletica stradale restano discutibili» ha infatti evidenziato Mecozzi.

A tirare le fila del dibattito è stato il sindaco Marco Piendibene, che ha parlato di “eredità pesantissima” e ribadito la volontà di mantenere Csp pubblica: «Il 2025 non conterà sulle sopravvenienze attive che hanno inciso sui conti di quest’anno. Stiamo predisponendo un nuovo piano per fronteggiare le criticità, con interventi su raccolta differenziata, taglio degli interinali e l’introduzione dei cassonetti intelligenti. L’obiettivo resta garantire servizi e stabilità occupazionale».