Era il 6 ottobre scorso, di prima mattina, quando un cittadino indignato, sul suo profilo Facebook, ha segnalato il presunto modo non conforme della polizia locale, poi scopertosi di Vitorchiano, di usare un autovelox mobile poco prima di Vitorchiano sulla superstrada Viterbo-Orte. E’ esplosa subito l’indignazione dei social. Il sindaco di Vitorchiano non ci sta. «L’operato dei vigili urbani – dice il Ruggero Grassotti – è stato lineare e gli agenti hanno seguito procedure corrette. Non c’è stato nessun motivo di nascondere questo tipo di attività. Noi ci confrontiamo continuamente con la polizia stradale e con la prefettura su questi servizi e le procedure sono monitorate e quel caso rientra all’interno delle regole previste».

Sindaco, lei però non può non notare il clamore che la foto scattata e pubblicata sui social ha creato, c’è chi critica questa sua visione. Può essere più dettagliato?

«La cartellonistica prevista è presente - continua il primo cittadino di Vitorchiano – e voglio ribadirlo, perché leggendo alcune affermazioni pubblicate sembrava che non fosse presente la cartellonistica di segnalazione dell’autovelox. Ciò non è vero. Questo servizio nasce per fare in modo che la Strada statale 675 sia sempre più sicura per i cittadini che ci transitano: le misure sugli autovelox nascono da questa esigenza. Negli ultimi anni era stato sospeso il servizio ma poi, visto l’aumento dei casi d’incidente, con la prefettura abbiamo convenuto che andava ripreso».

Oltre a ciò il sindaco tiene ulteriormente a precisare che non esiste nessuna intenzione di fare cassa anche perché «il Comune di Vitorchiano fa un servizio al mese, non sta lì tutti i giorni e le settimane. I servizi vengono alternati con gli altri Comuni che si affacciano su questa strada: tutti effettuiamo una cadenza mensile ciascuno. Quindi non è un monitoraggio quotidiano e non c’è un’aggressione nei confronti dei cittadini o voglia di creare difficoltà alle persone. Quello che chiediamo è di rispettare i limiti e le regole per rendere più sicura la superstrada».

Quindi un’ultima annotazione di Grassotti sui ricavi delle multe. «Vorrei sottolineare – termina il sindaco – è che i proventi delle contravvenzioni da autovelox vengono investiti in sicurezza stradale: la legge prevede un 50% come obbligo ed il resto noi personalmente lo investiamo in attività di sicurezza come l’illuminazione pubblica ed il controllo con la videosorveglianza. Sono soldi che poi ritornano ai cittadini come servizi».