«E’ l’inizio di una nuova avventura. In futuro voglio comprare casa, inseguire i miei sogni. Nella vita voglio andare avanti».

A parlare è Andrea, uno dei due ragazzi che oggi hanno ricevuto dalla sindaca Chiara Frontini e dall’assessore ai Servizi sociali Patrizia Notaristefano le chiavi del primo appartamento situato nel complesso ex Eca.

Più timido e pratico Alessandro che, dopo la prima notte passata nell'abitazione, dichiara: «Vediamo come va e come procede».

Il progetto abitativo in semi autonomia per persone con disabilità, nell’ambito della legge sul Dopo di noi, vede la collaborazione del Comune, della Asl, delle associazioni Amici di Galiana e Il cerchio, della cooperativa Gli Anni in tasca e il coinvolgimento dei ragazzi e delle loro famiglie.

«Un progetto che ha dietro un percorso di grande lavoro da parte di operatori e assistenti sociali e che ha richiesto un po' di tempo perché è partito basandosi sul nucleo dei ragazzi. - spiega Pierangelo Conti dei Servizi sociali del comune di Viterbo - Ragazzi che prima hanno sperimentato convivenze e amicizie tra loro».

E ora Andrea e Alessandro, pionieri di questa nuova avventura, condividono un appartamento e si dividono le incombenze domestiche.

A breve anche un altro ragazzo, Riccardo, sperimenterà il vivere da solo, fuori dalla casa dei genitori. In semi autonomia con il supporto degli educatori.

Andrea e Alessandro abiteranno all’ex Eca per un certo periodo di tempo, durante il quale le ore di presenza degli educatori andranno piano piano a ridursi fino al raggiungimento di una completa autonomia, con l'obiettivo di trovare poi una casa per conto proprio.

«Una prima esperienza di vita indipendente. - sottolinea Marco Marcelli, direttore Neuropsichiatria infantile della Asl - Quasi una tappa finale di un progetto di vita, di inserimento in società. Un percorso personalizzato con l’obiettivo anche di un’autonomia lavorativa».

Andrea in realtà un lavoro ce l'ha già, presso il McDonald, e «ci tengo molto» dichiara.

«Con questa porta di casa che si apre ci sentiamo come una squadra che ha vinto il campionato» afferma la sindaca Frontini riferendosi al grande lavoro svolto in sinergia con tante realtà.

«Da 10 anni siamo attivi sul territorio per il grande tema del Dopo di noi, primo punto della nostra agenda. Un obiettivo raggiunto per la città e spero che anche le famiglie siano soddisfatte» conclude la prima cittadina.

Per l’assessora Notaristefano: «Un giorno di grande emozione per questo grado di autonomia a cui i ragazzi si stanno preparando con il nostro appoggio«.

E a chi ha lamentato ritardi nell’attuazione del progetto, spiega: «Non si trattava solo di mettere a disposizione un alloggio, ci sono voluti anni per costruire questo percorso, tappa dopo tappa».

Presente all’incontro e al simbolico taglio del nastro anche l’assessore al Patrimonio Elena Angiani.

La struttura ex Eca è di proprietà comunale. Il progetto abitativo, inaugurato ieri, potrebbe arricchirsi di uno spazio polifunzionale per svolgere attività in comune, con l’idea di far rivivere anche lo splendido giardino che abbellisce il cortile interno.