Deborah Zacchei, ricoprire una carica importantissima come quella di assessore ai Servizi Sociali è il coronamento di un sogno cullato a lungo?

“E’ semplicemente una bellissima soddisfazione e al tempo stesso un impegno assai oneroso, che cercherò di assolvere nel migliore dei modi”.

Preoccupata oppure serena?

“Determinata a fare il bene della collettività in un campo in cui sento di potermi muovere non dico con disinvoltura ma certamente con sufficiente sicurezza”.

Sicurezza è una parola molto ma molto importante…

“Be’, la mia storia parla chiaro”.

Ne va fiera?

“Moltissimo. Mi piace da morire tenerla stretta”.

Cos’è in particolare che la inorgoglisce?

“MI creda, mette i brividi essere stata promotrice di iniziative in campo umanitario”.

Vogliamo elencarne qualcuna?

“MI sono adoperata a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, quali il terremoto di L’Aquila e di San Giuliano di Puglia. Pure il sociale ha sempre rappresentato per me una potentissima calamita attrattiva”.

Quali i momenti salienti che hanno segnato il suo recentissimo passato?

“i progetti messi in campo con le associazioni dei minorenni soprattutto durante le festività natalizie presso le Case dei Bambini di Tolfa, Santa Severa e Bambin Gesù. Altro momento assai significativo quello vissuto, durante la pandemia, in prima linea nella fase emergenziale sul territorio e presso i drive-in”.

Zacchei, la sua giornata ormai dovrebbe durare cento ore. Lavoro e politica perché vadano d’accordo ce ne vuole.

“Dallo scorso 1 giugno c’è soltanto l’assessorato. Sono infatti in aspettativa, senza retribuzione per carica pubblica, presso la l’azienda dove lavoro che, come noto, è la Asl Rom4”.

Comunque avrà il suo bel daffare, il settore di sua competenza è di quelli che fanno tremare le vene e i polsi.

“Entusiasmo e competenza sono le qualità che non possono né debbono mancare quando si è alle prese con un compito serio.. Ritengo di esserne in possesso, tuttavia so benissimo che l’incarico assunto non è semplice e spero di non deludere le aspettative di chi ha avuto fiducia in me”.

I mesi che mancano alla fine della presente consiliatura non sono poi così tanti, quali sono i punti principali del programma che intende attuare?

“Dedicherò buona parte delle mie energie all’emergenza abitativa, di cui si parla poco e che invece interessa ed assilla non pochi nuclei famigliari. Penso che, rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi, sia fondamentale una diversa e quindi nuova interlocuzione con l’Ater per determinare in via definitiva la consegna degli alloggi ai legittimi beneficiari”.

La casa è l’obiettivo più luminoso che desidera centrare?

“Diciamo che si tratta di uno tra i più rivelanti”.

E gli altri quali sarebbero?

“Devo elencarli tutti ?

Direi proprio.

“Intanto credo che bisogna rendere maggiormente funzionale per gli anziani un servizio essenziale come il “Pronto Intervento”.

In che modo?

“Attraverso un’informazione più netta, più semplice e soprattutto più chiara affinchè non si registrino confusione e men che meno malintesi quando si tratta di rispondere a richieste riguardanti in particolare le questioni sanitarie”.

Richieste, di che genere?

“Visite mediche di base e/o specialistiche e per congiunti in caso di ricovero”.

Insomma è vietato rilassarsi…

Certo. E però non finisce lì”.

Allora parli.

“Ritengo indispensabile l’istituzione di uno sportello di ascolto per coloro che si trovano in condizioni di forte disagio.”

Avrà bisogno di una bella collaborazione per contare di ottenere ottimi risultati. Le pare?

“Sicuro. Gli uffici e il personale ben strutturati mi saranno di aiuto in questa che io considero una missione al servizio della comunità civitavecchiese. La ventennale esperienza acquisita nel campo ospedaliero mi tornerà utile e anzitutto sarà preziosa per dare risposte immediate in particolare ai problemi di natura socio-sanitaria e clinica”.

Una bellissima notizia è che il suo assessorato si trova al fianco delle popolazioni romagnole colpite dall’alluvione.

“Grazie al sostegno di tanti volontari siamo riusciti a renderci disponibili per la raccolta di beni di prima necessità a partire da domani fino a sabato 17 giugno. Chi vorrà sostenere l’iniziativa potrà rivolgersi alle associazioni in via Giuseppe Giusti 22 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12”.

Di cosa c’è più bisogno?

“Prodotti per l’igiene personale, indumenti nuovi, generi alimentari, pannolini per bambini, assorbenti intimi, stivali, guanti, strofinacci per pavimenti, secchi, pale, buste per l’immondizia, tute da lavoro, occhiali protettivi, spazzolini”:

Deborah Zacchei, buon tutto a lei e a tutti.

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