ALLUMIERE - Ad Allumiere un weekend all'insegna della "bellezza che non ha età". Il 2 e 3 dicembre il comune di Allumiere partecipa alle "Giornate delle dimore storiche del Lazio". Nel fine settimana quindi ci sarà l'apertura straordinaria del Palazzo delle Reverenda Camera Apostolica di Allumiere: nello specifico sabato 2 dicembre ci sarà l'apertura dalle ore 10 alle ore 13.30 con visite guidate alle ore: 11-11.30 e 12-12.30. Domenica 3 dicembre la dimora del Palazzo comunale sarà aperto al pubblico dalle ore 10 alle ore 13.30 con visite guidate alle 11-11.30 e 12 - 12.30. Il Palazzo fu costruito intorno al 1580: fu rretto per volontà di Papa Gregorio XIII, il quale volle affidare al complesso minerario una sede prestigiosa per la direzione e gli alloggi dell’appaltatore, del governatore e delle varie personalità pontificie: proprio per questo fu denominato “Palazzo di Governo”; in seguito prese il nome di “Palazzo Camerale”. La facciata ha linee semplici e una grande scala doppia e simmetrica. Sul tetto, nell’angolo est, è presente la torre dell’orologio sormontata da un’artistica gabbia in ferro battuto con il simbolo della Reverenda Camera Apostolica. Si conserva ancora l’originale quadrante diviso in sei ore, mentre il meccanismo primitivo fu sostituito nel 1777 con uno nuovo, costruito da Fra Antonio da Lorena. Il seminterrato, il piano terreno, il mezzanino e il piano nobile risalgono al progetto del 1580; un ulteriore piano fu realizzato nel 1873 sul lato di ponente, togliendo alla costruzione la perfetta simmetria originale. Di notevole pregio ed effetto è la scala a chiocciola interna tra terreno e piano nobile, che conduce al grande salone, in cui si trova un singolare altare chiuso in un armadio, progettato nel 1777 da Francesco Navone e dipinto da Carlo Iacchini. Dopo il 1870, il Papato lasciò tutti i beni di Allumiere allo Stato italiano che, nel 1873, vendette all’asta stabilimento, terreni e fabbricati alla “Societè Financiere” di Parigi. I Francesi portarono al paese vita mondana e il soprannome di “piccola Parigi”, ma fu una breve parentesi. Nel 1879 lo stabilimento di Allumiere fu chiuso e nel Palazzo Camerale rimase solo la direzione delle miniere. Nel 1928 il Palazzo cambiò di nuovo padrone, quando tutto fu acquistato dalla Società Italiana per le Industrie Minerarie e Chimiche di Genova. Dopo un buon inizio, la nuova società entrò in crisi e fallì nel 1939. Tutti i beni passarono alla Società per l’industria mineraria e chimica “Montecatini”, ma nel 1941 la Montecatini comunicò che avrebbe cessato definitivamente l’attività mineraria, durata circa 500 anni, e il palazzo fu acquistato dal Comune di Allumiere. Oggi il Palazzo ospita anche il Museo civico “Klitsche de La Grange” che racconta le trasformazioni dei Monti della Tolfa, dalla preistoria all’età moderna e ospita anche una fornita biblioteca.

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