ORTE - “Batti i pugni non i denti”: è questo lo slogan con cui, questa mattina, gli studenti dell’istituto superiore onnicomprensivo Fabio Besta di Orte hanno protestato. Il motivo è presto detto: il non funzionamento all’impianto di riscaldamento, che costringe insegnanti e studenti a seguire le lezioni aule freddissime, considerate le rigide temperature di questo periodo. Una situazione che è stata fatta presente dai rappresentanti alla dirigenza della scuola che, tuttavia, non si sarebbe «adoperata per una risoluzione del problema».

All’ennesima criticità riscontrata, dopo l’avvio delle lezioni in dad, l’insufficienza di spazi a disposizione, il continuo procrastinare dell’avvio dei lavori in una nuova sede, ora anche il problema dei termosifoni rotti sta letteralmente portando all’esasperazione gli animi. Giusto ieri l’altro, il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, aveva fatto sapere, in una nota ufficiale, di aver trovato una soluzione relativa all’insufficienza di aule a disposizione. «Gli uffici dell’amministrazione, unitamente al sottoscritto – aveva affermato Romoli – non hanno mai fatto mancare la concreta attenzione alle problematiche emerse a seguito dell’impossibilità di utilizzo della consueta sede scolastica per problemi di vulnerabilità sismica. Dopo un’approfondita analisi delle varie soluzioni proposte, abbiamo infatti individuato quella più idonea a garantire tempi certi e spazi adeguati investendo importanti risorse economiche dell’amministrazione provinciale. Ancora una volta abbiamo dunque dimostrato la nostra attività seria e concreta, avendo a cuore quella che è una delle realtà scolastiche maggiormente qualificate della Provincia di Viterbo». E, così, Romoli aveva scritto al sindaco di Orte e alla dirigente scolastica dell’istituto Besta «al fine di richiedere la possibilità di convocare i rappresentanti dei genitori e degli studenti per un incontro presso la sede dell’istituto il giorno mercoledì 6 dicembre alle ore 17». Il numero uno di Palazzo Gentili, inoltre, aveva chiesto ad entrambi di «poterci incontrare anche il giorno venerdì di questa settimana presso Palazzo Gentili a Viterbo, sede dell’amministrazione provinciale, al fine di condividere quanto già operato». Romoli aveva quindi parlato di “soluzioni concrete» volte alla risoluzione dei problemi. Si spera, ma intanto la situazione all’interno dell’istituto non è delle migliori, vista la mancanza di riscaldamento che, in quest periodo dell’anno, non è tollerabile.

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