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CERVETERI - Sono oltre 120 i genitori che hanno firmato per dire "no" alla riorganizzazione dei plessi scolastici di Borgo San Martino e Valcanneto e alla chiusura di quello di Ceri deliberato dal consiglio di isituto, su proposta del dirigente scolastico Riccardo Agresti, senza prima aver interpellato i genitori. Soprattutto chi, basandosi sulla disponibilità dei tre plessi, a gennaio, ha deciso di iscrivere il proprio figlio in un plesso piuttosto che in un altro. E se da un lato il dirigente scolastico aveva parlato dei benefici che questa riorganizzazione avrebbe portato (la realizzazione di un polo dell'infanzia e di un polo di primaria, la chiusura definitiva di Ceri con un risparmio per le casse comunali) i genitori dal canto loro hanno voluto mettere nero su bianco tutte le difficoltà del caso. «Lo spostamento del polo dell'infanzia a Borgo San Martino e primaria a Valcanneto - incalzano- coinvolge circa 90 famiglie (60 di Valcanneto, 110 di Borgo San Martino e 19 di Ceri) le quali, a gennaio, hanno iscritto i propri figli nei diversi plessi, per i rispettivi cicli di studio tenendo presente l'organizzazione didattico ricreativa e strutturale dei tre suddetti plessi, così come è nelle loro intenzioni riproporre tale iscrizione anche per i successi anni e fino a conclusione dei rispettivi cicli scolastici». Per le famiglie è inoltre «compito del dirigente scolastico coordinare i docenti nelle loro attività indipendentemente dall'ubicazione dei singoli plessi». E propongono una soluzione: spostare i 19 bambini di Ceri o nel plesso de I Terzi, «a tempo ridotto poiché sprovvisto del servizio mensa - idoneo ad accogliere 19 bambini sia in termini di aule, sia in termini di strutture», oppure trasferirli, suddividendoli tra le due classi già esistenti, a Borgo San Martino. Opzione, quest'ultima che «non comporterebbe la necessità di alcun intervento strutturale a carico del comune» e dunque rappresentando «la soluzione migliore in termini di risparmio di fondi pubblici». E poi c’è l’incognita “comune” da valutare: «Ad oggi - hanno evidenziato i genitori - non risulta alcun impegno ufficiale da parte del comune ad assumersi gli oneri (per i lavori da effettuare, ndr) né è auspicabile che ciò avvenga tenuto conto del noto passivo di bilancio in corso di approvazione». Comune che anche negli anni passati non avrebbe eseguito «lavori di manutenzione ordinaria nel plesso di Borgo San Martino perché sprovvisto dei mezzi finanziari necessari», ed effettuati, invece, dai genitori che «hanno contribuito finanziariamente». Per non parlare poi dei lavori di adeguamento già effettuati a Valcanneto per ospitare le sezioni dell'infanzia e della primavera dopo la chiusura del plesso di Quartaccio: «Lo spostamento deliberato vanificherebbe l'investimento». Insomma per i genitori le classi devono rimanere al loro posto così come più volte ribadito. ©RIPRODUZIONE RISERVATA