CIVITAVECCHIA – Primi giorni di scuola e prime proteste ed iniziative di mobilitazione. Questa mattina, fuori la sede centrale del Guglielmotti di via dell’Immacolata, si sono riuniti i ragazzi della Rete degli studenti medi, per sensibilizzare politica e presidi contro il caro-scuola e caro-libri. «I prezzi che i genitori sono costretti a pagare per garantire un’istruzione ai loro figli sono sempre più insostenibili – hanno tuonato – la scuola dovrebbe essere pubblica, nel senso che dovrebbe garantire le stesse opportunità a tutti. E invece si parla di 500 euro per i libri e fino a 600 euro per il corredo scolastico alle superiori. Non tutti possono partire dalla stessa base con questi numeri».

La Rete degli studenti medi, nei mesi scorsi, ha messo in campo un’iniziativa per aiutare i ragazzi a reperire libri di seconda mano, «anche se non è stato facile, perché le edizioni cambiavano – hanno aggiunto – ma ci siamo accorti che all’interno esercizi e pagine sono uguali». 

«Vogliamo essere ascoltati – dichiara Tullia Nargiso, Coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio – Vogliamo un nuovo modello di scuola, un modello che non lasci indietro nessuno. Senza alcuna forma di sussistenza sempre più ragazzi abbandoneranno le mura scolastiche. Non possiamo più restare a guardare, perché non ce lo possiamo permettere. Anche per questo il 7 ottobre saremo in piazza con i lavoratori».