FIUMICINO - Ha incantato alunni e docenti con le sue doti di narratore e con le sue storie Simone Saccucci, protagonista, nei giorni scorsi, di una bellissima mattinata con gli alunni della scuola media dell’ic G.B. Grassi a Parco Leonardo, Fiumicino.

Una mattinata intensa, fatta di racconti: prima quello di Simone che ha narrato la sua storia di scolaro poco rispettoso delle regole, poi diventato educatore, poi quelli degli alunni delle terze classi di via Copenaghen che, con carta e penna, hanno raccontato le loro.

«Il periodo delle scuole medie – hanno osservato i docenti che hanno preso parte all’iniziativa – è uno dei più delicati e complessi nella fase di crescita di un individuo. E’ un periodo in cui i ragazzi e le ragazze parlano senza filtri di chiunque e di qualunque cosa, tranne che di loro stessi… perché guardarsi dentro diventa sempre più difficile. Manca il tempo, mancano le occasioni e spesso manca qualcuno che si metta in ascolto».

E quella alla scuola Grassistata invece l’occasione giusta: un momento molto partecipato durante il quale gli studenti hanno potuto scrivere, in piena libertà, la loro storia, raccontare il loro ostacolo più grande.

Al termine della mattinata, non poteva mancare il tradizionale momento del firmacopie: perché Simone Saccucci non è solo narratore, ma anche autore. I ragazzi si sono quindi radunati intorno a lui che ha autografato le loro copie di “La nota che mancava”, la storia di Marisa e di un organo, cui manca un tasto e un’ancia. Una storia ambientata nell’inverno 1943, nell’Italia Centrale, mentre infuria la guerra e tutte le persone sono impegnate a fuggire gli orrori o combattere le loro battaglie.

Un racconto che parla di Resistenza, ma anche di determinazione e che contiene un messaggio importante per degli adolescenti che, al termine della scuola media, si affacciano al loro futuro: «Quando tutto sembra che stia crollando e la gente si chiude in casa impaurita, puoi decidere di arrenderti o di partire per un’avventura alla ricerca della nota che ti manca».