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CIVITAVECCHIA – Messe da parte ansia, preoccupazione ed una sana paura per quello che rappresenta il primo vero test di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, si è fatta strada questa mattina la concentrazione, alleata fondamentale per portare a termine, nelle sei ore a disposizione, la prima prova di italiano per l’esame di maturità 2024, uguale per tutti gli indirizzi di studio. C’è chi si è dimenticato il documento di identità, ha fatto una corsa a casa ed è tornato in tempo per il suono della campanella. Chi è stato accompagnato dai genitori, chi si è affidato ad amici e compagni. Dopo circa 5 ore i primi ad uscire, cellulare alla mano per avvertire casa, hanno confermato: tracce fattibili. Pirandello e Ungaretti, infatti, sono stati i due autori proposti, commentando i brani “Quaderni di Serafino Gubbio operatore” per il primo e la poesia “Pellegrinaggio” dell’altro. Autori affrontati bene nel corso dell’anno. Ma anche le altre cinque tracce erano piuttosto “abbordabili” come hanno dichiarato diversi ragazzi fuori gli istituti cittadini. Vuoi perché davano la possibilità di argomentare ampiamente il proprio punto di vista su diverse tematiche, vuoi perché affrontavano aspetti molto vicini alla loro generazione.
La maggior parte dei maturandi intervistati fuori le scuole ha detto di essersi cimentato con la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità, (tipologia C): da un lato “l’Elogio dell’imperfezione” di Rita Levi Montalcini e dall’altro “Profili, selfie e blog” di Maurizio Caminito. «Ho scelto quest’ultima traccia – ha spiegato Sofia, del Guglielmotti – perché credo che oggi ogni ragazzo dovrebbe avere un diario dove raccontarsi». «Ho affrontato il tema dell’imperfezione – ha sottolineato Luca, del Galilei – facendo una sintesi di quanto studiato, quanto letto in questi anni e mettendo anche l’esperienza personale». Qualcuno ha scelto anche la tipologia B, con le tracce incentrate su un testo tratto da “Storia d’Europa” dello storico Giuseppe Galasso, che invitava a riflettere sull’uso dell’atomica, un altro sull’importanza della Carta costituzionale in un testo di Maria Agostina Cabiddu, ancora “Riscoprire il silenzio” della giornalista Nicoletta Polla-Mattiot, quindi una traccia che riguarda il contesto internazionale e la storia recente e meno recente, sul cosiddetto “equilibrio del terrore". «Ci aspettavamo qualcosa su Marconi o sull’intelligenza artificiale» hanno confessato altri ragazzi, fuori i cancelli. E proprio l’intelligenza artificiale si fatta spazio quest’anno tra libri e riassunti classici, con i ragazzi che hanno confermato di averne fatto un uso intelligente sia durante l’anno, in classe ma anche a casa, sia per la preparazione degli esami. «È un’opportunità, perché non sfruttarla? – hanno detto Giorgio ed Alessia dello Stendhal – se utilizzata nel modo giusto può aiutare».
Chiusi i vocabolari di italiano, i maturandi si sono rimessi subito sui libri per prepararsi per la seconda prova, quella di indirizzo, differente da scuola a scuola, in programma domani e per poi dedicarsi alla preparazione dell’orale.
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