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MONTEFIASCONE – «Carolina era una ragazza forte, ma si è sentita così perforata da quelle parole che non ha resistito». Con queste parole Paolo Picchio racconta la storia della figlia Carolina, vittima di cyberbullismo, che all’età di soli 14 si è tolta la vita nel gennaio 2013. L’Iiss Dalla Chiesa ha avuto l’onore e il privilegio di ascoltare la testimonianza di Paolo Picchio, presidente onorario della “Fondazione Carolina”, associazione nata per prevenire e trattare casi di cyberbullismo. «Io non sapevo come andare avanti, mi sarei potuto chiudere nel mio dolore ma ho deciso di aiutare altri ragazzi come Carolina”. È questa la decisione che prende Paolo dopo la notizia straziante della morte della figlia. «Anche sapere di aver aiutato un solo ragazzo mi da la forza di andare avanti». La mattinata è iniziata con un colloquio con professori e ambasciatori del bullismo con Picchio,in cui si è discusso di prevenzione e formazione su bullismo e cyberbullismo. Soprattutto delle modalità di insegnamento da adottare per informare i ragazzi sul tema. Successivamente, tramite una diretta streaming, Picchio ha avuto modo di parlare con tutto l’istituto rispondendo alle domande degli studenti. Sono stati toccati molti temi in particolar modo si è parlato a lungo della legge sul bullismo nata appunto in onore di Carolina, ma anche sull’importanza di essere consapevoli e responsabili sui social. L’omertà, afferma Paolo Picchio, è il male peggiore «se qualcuno dei ragazzi a quella festa avesse parlato forse mia figlia sarebbe ancora qui con me». Raccontando la storia della figlia, non solo come vittima ma anche e soprattutto come una ragazza forte e vivace, Picchio la mantiene in vita e fa riflettere gli studenti sul peso delle parole. «Un peso di cui a volte ci dimentichiamo«. La formazione però non riguarda solo gli studenti ma anche professori e genitori che nei giorni scorsi hanno partecipato ad un corso formativo per prevenire ma anche soprattutto saper riconoscere ed affrontare al meglio un caso di bullismo. Paolo Picchio ha affermato che soprattutto i genitori hanno un ruolo fondamentale in queste situazioni, e ha chiesto loro di non sottovalutare la situazione e di tenere bene gli occhi aperti. Per gli studenti è stato veramente commovente sentir parlare Paolo Picchio, vedere l’amore nei suoi occhi quando parlava della figlia è stata un’emozione indescrivibile e sarà decisamente un momento che non dimenticheranno mai. Porteranno sempre la storia di Carolina nel cuore come insegnamento e come motivazione per fare sempre meglio ed aiutare il prossimo.