LADISPOLI – Da settembre non ci sarà più il dirigente scolastico Riccardo Agresti a guidare la Corrado Melone di Ladispoli. Ad annunciarlo è stato lui stesso con una nota di commiato. «Con oltre 43 anni di contributi versati, mi è giunta la nota di preavviso di collocamento a riposo: da settembre 2024 – scrive – dovrò lasciare il mondo della scuola che frequento ininterrottamente da quando avevo 5 anni come studente, poi come docente ed infine come dirigente scolastico». 
Il dirigente scolastico ha ricordato i suoi anni di insegnamento e da dirigente, «da anni» senza alcuna «tessera di partito» «in tasca»: «Non sono stato mai protetto da nessuno ma sono rimasto sempre una persona libera. Il mio “partito” sono sempre stati i bambini e i ragazzi affidati alle scuole in cui ho insegnato o ho diretto. Qualsiasi  mia azione ha sempre avuto il loro interesse come scopo principale e pur avendo avuto possibilità di poter svolgere lavori più remunerativi, ho preferito diffondere cultura e offrire istruzione nella convinzione che la conoscenza consenta di potersi difendere da chi ci vuole servi e potersi quindi restare liberi».
E Agresti ricorda anche gli attacchi, «prevalentemente da una sola parte, ma anche da chi si professava amico». «Sono stato denunciato più volte uscendone sempre illeso, anzi attualmente ho in corso due cause in cui le denunce nei miei confronti si sono ribaltate ed ora sono parte lesa per calunnia. Mi dispiace solo che molti non abbiano capito il senso delle mie azioni, evidentemente, come insegnante, non sono riuscito a farmi comprendere e chiedo quindi scusa a chi mi ha insultato o denunciato o rigettato: non è stata colpa loro, io non sono riuscito a far capire loro che agivi per il bene dei bambini».
E a proposito di politici Agresti ringrazia quanti si starebbero muovendo «a livello politico per farmi restare a lavoro per qualche anno ancora». Frecciatina, poi, nei confronti di quei politici con i quali «ho avuto a che dire» e che secondo il dirigente scolastico, si muoveranno «per far emanare un decreto per anticiparmi la pensione a giugno».