CIVITAVECCHIA - Dopo le notizie in arrivo dal Governo, al lavoro per la riduzione delle liste di attesa, anche l'azienda sanitaria locale annuncia qualche novità che nei prossimi mesi dovrebbe portare ad un progressivo miglioramento e ad un abbattimento dei tempi.

«La situazione di questa Asl non è delle migliori – ha spiegato il direttore generale della Asl Roma 4 Cristina Matranga – e questo deriva da fattori diversi e molto complessi che vengono anche da lontano, spesso non si è fatta una programmazione. Ora ci sono alcune novità che, a mio parere, possono essere sfruttate».

In primo luogo c'è l'annunciato accordo firmato nelle scorse settimane con i medici della specialistica ambulatoriale che prevede alcuni istituti innovativi, «proprio – ha continuato Matranga - per cercare di ridurre un po' il fenomeno delle liste di attesa con dei meccanismi incentivanti per gli specialisti ambulatoriali» che magari spingeranno a fare qualche visita in più. Questo è sicuramente un primo passo importante, come già spiegato alla firma, ma la novità più impattante arriva dalla Regione Lazio.

Una idea che la Pisana «sta portando avanti – ha sottolineato il dg dell'azienda sanitaria locale - con molta fermezza, ovvero quella di aprire e condividere le agende da parte delle strutture del privato accreditato. Questa credo che sia una cosa molto importante perché gli accreditati sono pagati dalla Regione e quindi è giusto che eroghino anche loro le prestazioni per ridurre le liste di attesa».

Una condivisione che, ad oggi, non è stata certo tra le migliori ma la Regione è stata molto ferma «quindi adesso – ha detto Matranga - abbiamo la collaborazione anche di strutture importanti del privato accreditato. Mi riferisco ad esempio, su questo territorio, alla Siligato o al Centro diagnostico Bramante, ma tutte quante le strutture hanno aderito all'invito. Per il cittadino significa che può contare su uno slot di prestazioni diagnostiche e cliniche più ampio che è l'insieme di quello che riusciamo a fare noi, come pubblico a gestione diretta, ma anche quello che offrono gli erogatori del privato accreditato».

Un passo importante perché, ora che le agende sono state condivise, «inizia una nuova fase – ha aggiunto il dg Matranga -, è chiaro che poi ci sono tanti temi che influiscono, spesso anche la prescrizione che può venire dallo specialista o dal mmg magari può essere inappropriata, magari non si seguono i pdta, sul diabete questo problema lo abbiamo tanto con pazienti che sono già in carico che vengono prenotati come prima visita e questo genera una lista di attesa che però è poco significativa. Sicuramente questa apertura delle agende aiuterà». Infine «abbiamo avuto un piccolo incremento di budget – ha continuato Matranga - sulla specialistica ambulatoriale che abbiamo cercato di gestire privilegiando le patologie più diffuse come ad esempio il diabete o la bpco. Sono tante cose che si devono mettere insieme e credo che ci vorrà un po' di tempo per vedere i primi risultati».

Un grande aiuto arriverà anche dalle Case della comunità che «sicuramente – ha concluso il direttore generale - saranno un facilitatore perché lì andremo ad allocare anche tutte le prestazioni di specialistica ambulatoriale che eroghiamo negli ambulatori ma mi auguro che possano essere anche la sede dove si integrano i medici di medicina generale» nell'ottica della massima integrazione tra territorio e sanità.

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