LADISPOLI - Potrebbero arrivare importanti novità relative al piano di zona. Non più una turnazione di tre anni tra Cerveteri e Ladispoli come comuni capofila dei progetti dedicati alle categorie più deboli; ma la costituzione di un vero e proprio consorzio. «Il 13 ottobre - ha spiegato il delegato alle Politiche sociali, Fiovo Bitti - ci sarà un importante incontro in Regione dove si parlerà di diversi temi, tra cui proprio la possibile costituzione del consorzio: uno strumento più agile che permetterà di gestire più rapidamente le risorse, da utilizzare anche per le assunzioni». Ma di cosa si tratta? «È un ente pubblico a tutti gli effetti. Verrà meno il passaggio di capofilato ogni tre anni e non è una cosa di poco conto». «Incrociare il bilancio del piano di zona infatti - ha proseguito ancora Bitti - con quello dei due comuni rende l'iter complesso».
IL RESOCONTO DEL TRIENNIO. Intanto, in attesa dell'appuntamento alla Pisana, il distretto ha fatto il punto sulla spesa relativa al triennio appena trascorso. «Avevamo a disposizione 5,4 milioni e abbiamo speso e impegnato quasi tutto. I cittadini hanno potuto fruire dei servizi previsti nel piano. Abbiamo ancora qualche risorsa a disposizione che teniamo da parte per le varie emergenze che potrebbero presentarsi da qui alla fine dell'anno».
IL PIANO DI ZONA. «Si tratta di uno strumento che interfaccia i comuni con la Asl e tutto il terzo settore, del volontariato», ha proseguito ancora Bitti. «Vengono realizzati progetti che riguardano categorie particolari, le più deboli. Già a fine mese incontreremo i sindacati, le parti sociali per cercare di capire quali sono gli interventi che andranno confermati, quelli da sostituire o addirittura da ampliare. Si parla di inclusione sociale, di minori». Sempre grazie al piano di zona «abbiamo aperto - ha ricordato ancora Bitti - il centro antiviolenza e quello contro il gioco patologico». «Nel momento in cui passeremo al consorzio - ha concluso - i comuni potrebbero anche decidere di destinare altri servizi, oggi in carico agli uffici comunali, al consorzio stesso».

 So.Be.

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