Roma è considerata la “capitale del mondo” e in effetti è una delle città più amate in assoluto; del resto ci sono le cifre a dimostrarlo; dai dati del 2022, dopo l’inevitabile frenata causata dalla pandemia, si nota come il turismo sia tornato a livelli eccezionali con ben 15 milioni di arrivi circa; elevatissimo il numero di stranieri che ha visitato (e continua a visitare) la capitale italiana.

A dispetto della sua grande fama internazionale e del fatto che gli arrivi degli stranieri siano numerosissimi ogni giorno, Roma non brilla particolarmente nella materia “inglese”, la lingua franca per eccellenza, quella che in una città ad altissima vocazione turistica come Roma dovrebbe essere conosciuta, se non alla perfezione, perlomeno a un buon livello.

Del resto, la situazione di Roma rispecchia un po’ quella generale del nostro Paese, che in quanto a conoscenza dell’inglese lascia un po’ a desiderare; infatti, in base al rapporto 2022 EF EPI (English Proficiency Index, il più ampio rapporto internazionale relativo alla competenza dell’inglese nel mondo), l’Italia è soltanto in 34esima posizione nel mondo (24esima in Europa su 35 Paesi).

Conoscenza della lingua inglese: come se la cava Roma?

Come se la cava la capitale del mondo in lingua inglese? Come accennato, si può fare di più; se approfondiamo il citato rapporto EF EPI 2022, notiamo che, a livello italiano, la regione Lazio si trova soltanto al 13esimo posto della classifica (in realtà sarebbe al 14esimo, visto che Piemonte e Valle d’Aosta sono viste come entità unica), preceduta da regioni decisamente più piccole (Umbria, Sardegna e Abruzzo sono rispettivamente al decimo, undicesimo e dodicesimo posto).

Se invece analizziamo i dati relativi alle città, scopriamo che Roma, a dispetto del suo status di città internazionale, si trova soltanto al 19esimo posto della classifica italiana; le altre città del Lazio sono molto più in basso.

Le ragioni per le quali Roma e l’Italia in generale non brillano per quanto riguarda la conoscenza della lingua inglese sono diverse hanno radici storiche; la principale è che per molti anni alle lingue straniere non è stata data grande importanza a livello scolastico; erano quasi un “sovrappiù” poco sopra alla tanto trascurata “educazione fisica”; adesso le cose sono decisamente migliorate, ma il tempo perso è stato molto e il mondo nel frattempo è cambiato e altri Paesi hanno intuito prima di noi l’importanza che la conoscenza di una lingua franca come l’inglese avrebbe avuto per l’economia di un Paese e per la sua internazionalizzazione; oggi, poi, in mondo sempre più globalizzato, è fondamentale per le imprese avere alle proprie dipendenze personale con competenze linguistiche perlomeno di buon livello.

Come si migliora la propria conoscenza dell’inglese?

Come si può migliorare la propria conoscenza della lingua inglese? Le possibilità sicuramente non mancano e non è mai troppo tardi per imparare o approfondire una lingua straniera. Per esempio, per chi non ha particolari competenze al riguardo, è fondamentale partire dalle basi, frequentando per esempio un corso inglese A1 online, il primo passo per imparare bene l’inglese. Il livello A1 è infatti il primo livello linguistico previsto dal QCER, il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue. Una volta che si è raggiunto il livello A1, lo studente è in grado di comprendere le frasi molto basilari che vengono usate quotidianamente in vari contesti; sarà altresì in grado di capire discorsi fatti lentamente e caratterizzati da lunghe pause che consentono di riflettere. Il vocabolario a questo livello è ancora piuttosto ristretto, ma consente comunque di comprendere brevi testi non complessi. Superato lo scoglio A1, si potranno prendere in considerazione i livelli successivi (in tutto il QCER prevede sei livelli di competenza che vanno da A1 fino ad arrivare a C2).