Nemmeno il tempo, per il leader della Lega Matteo Salvini, di venire alla Marina a dichiarare che “squadra che vince non si cambia”, con riferimento alla possibilità di ricandidare a sindaco Ernesto Tedesco, che meno di 24 ore dopo quella stessa squadra ha mandato un segnale fortissimo e chiarissimo allo stesso Tedesco, azzoppando il “cavallo vincente” prima ancora della partenza.

Il primo cittadino, poi, si è ulteriormente complicato la vita, votando gli equiliri di bilancio in 9 (con addirittura 7 consiglieri di maggioranza assenti) e solo grazie al fatto che l’opposizione gli ha garantito il numero legale per non mandare deserto il consiglio. Cosa che a quel punto avrebbe dovuto fare lo stesso Tedesco: di fronte al segnale che gli proveniva da praticamente tutti i gruppi della sua maggioranza, che, esclusa la Lega, presentavano ciascuno diverse assenze, fino a FdI e Forza Italia con tutti i banchi vuoti, anziché prendere atto della situazione e rinviare il tutto alla seconda convocazione del consiglio, dopo un chiarimento interno con le forze di maggioranza, è invece caduto nella trappola dell’opposizione, orchestrata da Marco Piendibene.

Così facendo, Tedesco si è consegnato alla minoranza, approvando un atto fondamentale come gli equilibri di bilancio solo grazie al Pd e agli altri gruppi di opposizione, e tirando dritto rispetto ai problemi politici posti da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dagli altri consiglieri comunali di maggioranza assenti.

Per di più, la delibera è passata con soli 9 voti, nonostante il regolamento di contabilità preveda per gli equilibri e l’assestamento la stessa maggioranza del bilancio di previsione, ossia almeno 13 voti.

Questo significa, al di là degli aspetti giuridici e amministrativi, che politicamente Tedesco non ha più la maggioranza, come risulta evidente anche dall’ultimatum lanciato da Fratelli d’Italia che rivendica il fatto che il patto di fine consiliatura sulle questioni prioritarie per la città, che avrebbe dovuto accompagnare il rientro in maggioranza dei meloniani, sia rimasto lettera morta.

Cosa accadrà adesso? Potrà dirlo solo Tedesco, al rientro dalla sua settimana di vacanza, ma al di là di ogni considerazione appare del tutto evidente come Fratelli d’Italia in primis, insieme ai consiglieri comunali di Forza Italia e del gruppo misto (in attesa di capire in questo senso anche gli intendimenti all’interno della Lega e della stessa Lista Tedesco) abbiano voluto dare una risposta chiara sulla eventualità di una ricandidatura del sindaco uscente per un secondo mandato: una evidente bocciatura per Tedesco, che potrebbe immaginare di arrivare a fine consiliatura solo nella consapevolezza di non essere in ogni caso nel 2024 il candidato di gran parte dell’attuale coalizione per i prossimi 5 anni.

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