Parafrasando il titolo della seguitissima rubrica di questo giornale “Succede anche questo”, e rubando all’amico Romiti un paio di argomenti che certamente non si farà sfuggire, ciò che si presenta agli occhi dei civitavecchiesi ormai abituati a tutto, al limite della più profonda apatia narcolettica, sono due notizie che altrove avrebbero fatto sobbalzare (e ridere, o imprecare, fate voi) chiunque.

Prima notizia: come anticipato già nelle scorse settimane sul Diario, il sindaco Ernesto Tedesco si prepara al sesto rimpasto, stavolta appena una decina di giorni dopo quello precedente.

E se inizialmente sembrava che si dovesse trattare di un avvicendamento obbligato, nell’ambito della Lega, per la annunciata nomina di Monica Picca nell’esecutivo di Fiumicino di “Super Mario” Baccini, ora in realtà i bene informati sostengono che sarebbe un rimpastino vero e proprio, con il coinvolgimento di altre forze politiche, che potrebbero beneficiare del posto lasciato libero dalla leghista.

Se così fosse, la pista da seguire potrebbe portare verso la Lista Tedesco, che da tempo provava più o meno sommessamente a rivendicare per i suoi quattro consiglieri un altro assessore, oltre il vice sindaco con il suo mega assessorato ambientale (allargato dalla delega Enel), la rinnovata e appena incassata presidenza di Csp, la vice presidenza del Gac Flag su Pesca e Turismo, la guida dell’Osservatorio ambientale e chi più ne ha più ne metta.

Un fatto, che politicamente potrebbe stavolta convincere FdI, oggi primo partito cittadino con oltre il 30% dei consensi, e primo gruppo consiliare insieme ai mecozziani, a rivendicare unitariamente il terzo assessorato, anche alla luce dell’esito dell’ultimo rimpasto, che ha visto scomparire dall’aula Pucci Forza Italia per nominare due assessori del gruppo misto.

Un quadro, quello che si profila, che potrebbe portare ulteriore scompiglio nella Lega, alla quale comunque il personalissimo manuale Cencelli adottato dal primo cittadino, che, oltre al Sindaco ha assegnato finora due assessori e l’indicazione di un componente del comitato di gestione dell’Autorità Portuale e di un consigliere di amministrazione di Csp. Quindi l’impressione è che, come scritto la scorsa settimana, si addensino altre nubi all’orizzonte per Tedesco.

La seconda notizia è ancora più clamorosa: dopo il ping pong di interdizioni e reintegri del suo vertice, l’Università agraria di Civitavecchia per l’ennesima volta annuncia la data non delle prossime elezioni (otto anni dopo l’ultimo voto, con un ritardo già di 3 anni rispetto alla durata quinquennale del mandato) ma “dell’avvio delle consultazioni elettorali per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, sussistendone le condizioni e salvo impedimento di legge”. Intanto così si allontana il rischio di commissariamento, con la scusa che le elezioni ormai sono alle porte, come avvenne quasi un anno fa.

Nel frattempo, l’amministrazione dell’ente provvederà a redigere il regolamento (quanto ci vorrà mai per questo adempimento?) e a “stabilizzare” le liste elettorali. E infatti a quanto pare fioccano decadenze di soci, al punto che qualcuno ha iniziato a fare battute sul fatto che prima di votare si voglia avere anche la certezza di vittoria elettorale, determinando quanto più possibile la base dei votanti.

Sicuramente non sarà così, ma come diceva il Divo Giulio: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
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