Con il suo sguardo fisso sulla poltrona di sindaco di Civitavecchia, l'ex generale della Guardia di Finanza Paolo Poletti, candidato di Forza Italia e leader della lista civica "Leali Legali Liberi", sta navigando un mare politico incerto. Nonostante si sia presentato da civico guardando al centrodestra, in particolare a Forza Italia (che ha subito risposto dandogli l’imprimatur del partito “scaricando” ogni ipotesi di Tedesco-bis e anticipando i tempi di Fratelli d’Italia, che non ha ancora espresso un proprio nome), sembra che Poletti non abbia ancora trovato il terreno fertile per la sua candidatura, soprattutto da parte di Fratelli d'Italia, quello che nei piani del generale avrebbe dovuto costituire il principale alleato naturale.

Le voci che circolano suggeriscono che Poletti stia valutando attentamente la possibilità di ritirarsi dalla corsa o, come alternativa, di lanciarsi in una sfida coraggiosa con il centrosinistra. Questa mossa sorprendente potrebbe rappresentare un cambio di rotta significativo, visto il contesto politico che spesso mostra divisioni profonde tra destra e sinistra. In questo caso, a fare da “cuscinetto”, nei piani dell’ex generale sarebbe proprio il partito azzurro, nonostante le dichiarazioni del leader nazionale del partito Antonio Tajani, secondo il quale il centrodestra dovrà andare unito ovunque. In questo senso una rilevante cartina di tornasole potrebbe essere costituita dall’esito delle elezioni sarde.

Il punto di svolta potrebbe arrivare attraverso una sfida interna al centrosinistra, mettendo in discussione la candidatura del Partito Democratico (Pd) rappresentata da Marco Piendibene.

In questo scenario, Poletti potrebbe cercare addirittura di unificare le forze del centrosinistra, un movimento strategico che avrebbe più probabilità di successo nel caso in cui Enzo D'Antò vincesse il ricorso al Tar per ottenere il suo posto come consigliere regionale. Una mossa che, in tal caso, porterebbe D'Antò a ritirarsi dalla corsa al Pincio, creando uno spazio vuoto e lasciando il Movimento 5 Stelle senza un candidato.

La questione chiave rimane se Poletti riuscirà o meno a realizzare questa audace strategia politica. Una cosa è certa: lui e il suo entourage non sembrano scartare questa possibilità, dimostrando un interesse serio nell'esplorare nuove strade politiche.

Un quadro delle possibili evoluzioni:

1. Ritiro dalla corsa: In un gesto di realismo politico, Poletti potrebbe scegliere di ritirarsi dalla corsa e valutare nuove opportunità in futuro. Questo rappresenterebbe un colpo per Forza Italia che si ritroverebbe senza candidato, e aprirebbe la strada a una candidatura unitaria per il centrodestra, che potrebbe essere espressa da Fratelli d’Italia.

2. La sfida con il centrosinistra: Se decide di abbracciare una strategia più audace, Poletti potrebbe lanciare una sfida con il centrosinistra, mettendo in discussione la candidatura del Pd. Questo potrebbe aprire la strada a una possibile riunificazione delle forze progressiste.

3.Il ruolo chiave di Enzo D'Antò: Il possibile successo di questa mossa dipenderà in parte dall'esito del ricorso di Enzo D'Antò al Tar. Se il ricorso dovesse essere accolto in tempi brevi, potrebbe cambiare il panorama politico, aprendo la strada a un ritiro dalla corsa al Pincio e permettendo a Poletti di esplorare nuovi orizzonti politici.

 A.I.

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