CIVITAVECCHIA – «Civitavecchia non deve essere un problema, ma un’opportunità, anche per Enel». Ne è convinta la vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, questa mattina in città per una serie di incontri con istituzioni, Enel appunto, parti sociali e datoriali componenti del neo costituito Comitato di coordinamento ex art. 24 bis del Dl 50/22, per la riconversione della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord e Civitavecchia.


Colloqui fortemente voluti dalla Regione, in vista del prossimo incontro già fissato per settembre al MiMit «al quale non vogliamo presentarci impreparati – ha confermato l’onorevole Angelilli – abbiamo voluto dare un segnale tempestivo ed immediato al tavolo della scorsa settimana e abbiamo anche espresso la necessità che venga creata una sorta di “sotto-gruppo” dedicato a Civitavecchia, la cui realtà è diversa da quella di Brindisi, all’interno dello stesso Comitato». Per la vicepresidente il punto da cui partire è uno: arrivare uniti e con una progettualità che sia concreta e sostenibile all’incontro di settembre. 

«Siamo pronti e determinati a partecipare in modo attivo al tavolo - ha quindi aggiunto Angelilli - lavorando fianco a fianco per far sentire una voce sola, istituzionale, con idee chiare. Questo si concretizzerà, come anticipato dal sindaco Tedesco nell’incontro di questa mattina  attraverso un atto ufficiale di giunta. Nel frattempo tutti sono chiamati a fare la propria parte per essere protagonisti come “sistema Civitavecchia” con un progetto di sviluppo che vada oltre la crisi». Da un lato la tutela dell’occupazione e dall’altra la progettazione di un futuro che sia ben delineata. Per questo motivo la vicepresidente della Regione ha già dato appuntamento a tutte le parti - Enel, Comune, Autorità di sistema portuale, sindacati, Unindustria, Legacoop e Federlazio - per settembre, prima della convocazione del tavolo al ministero, con una riunione appositamente convocata nell’ambito della cabina di regia sulla Blue economy attivata in Regione, presieduta dal presidente Rocca e che vede il coinvolgimento di ben sei assessorati. «Un modo per dare autorevolezza e forza istituzionale - ha chiarito Angelilli - alle nostre proposte. In questo periodo ognuno dovrà lavorare per individuare quelle che dovranno essere le priorità condivise, fattibili e sostenibili dal punto di vista amministrativo ed economico, con attori protagonisti pronti a mettersi a disposizione per un piano di sviluppo concreto». Qualche proposta sul tavolo c’è già: ora l’obiettivo è far sì che sia presentato un “piano Civitavecchia” condiviso da tutti. Lo aveva già evidenziato a margine della seduta della scorsa settimana al Ministero: Civitavecchia dovrà essere protagonista di nuovi progetti industriali, lavorando alla valorizzazione del comprensorio, con la possibile istituzione della zona logistica semplificata. «L’istituzione della Zls - aveva spiegato Angelilli - consentirebbe di attivare una programmazione infrastrutturale e trasportistica importante per la realizzazione di una strategia di sviluppo ad ampio spettro, che punti a valorizzare gli investimenti, la competitività delle imprese laziali e le nuove opportunità occupazionali legate alla Blue Economy».

Una pratica che va quindi ripresa e portata a compimento «nei tempi tecnici necessari - ha concluso la vicepresidente della Regione - oggi abbiamo dimostrato di voler essere protagonisti del nostro futuro».