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CIVITA CASTELLANA - «Sul riconoscimento del lavoro usurante è calato un silenzio preoccupante. Dopo un primo step in cui la politica e i sindacati hanno spinto per la riforma, da tempo quello che doveva essere l'obiettivo principale nelle agende politiche parlamentari, pare sia scomparso definitivamente dalle priorità dei nostri rappresentanti». Fabrizio Mastrogiovanni, segretario generale della Femca Cisl Viterbo, torna ad esprimere preoccupazione in merito alla mancata emanazione del decreto attuativo sul lavoro usurante, atteso da mesi sul territorio, e step fondamentale per definire le modalità di erogazione delle risorse previste dalla norma.
«Senza il decreto attuativo - specifica Mastrogiovanni - e il relativo stanziamento di risorse finanziarie, non sarà possibile per i lavoratori che ne hanno i requisiti poter fare la domanda di anticipo della pensione. Come Femca Cisl, durante le assemblee, abbiamo sempre invitato i lavoratori alla calma, consapevoli dei tempi e delle mille articolazioni dell'apparato politico. Ma adesso è ora di dire basta. Se l'iter non si sblocca, saremo costretti alla mobilitazione, pronti ad invitare oltre alle organizzazioni sindacali da sempre sensibili al tema, anche quella parte della politica e della cittadinanza che non vuole stare a guardare».
Raccogliendo dunque le istanze del territorio, anche a seguito del recente rinnovo del contratto collettivo nazionale della ceramica, Mastrogiovanni chiama a raccolta sindacati e mondo politico per un'azione più incisiva e compartecipata: «Siamo proiettati verso ambiziosi obiettivi e se i tempi andranno ancora per le lunghe siamo pronti a richiedere un tavolo di discussione distrettuale permanente coinvolgendo gli attori principali del territorio».
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