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Immagini dal Sud del Mondo, vicinanza al popolo palestinese. Sandra Gasbarri e Letizia Lucangeli di Aucs, organizzatrici del festival, si presentano con la bandiera palestinese alla presentazione della 31esima edizione di Immagini dal Sud del Mondo, che partirà domani presso piazza della Polveriera a Pianoscarano, con la proiezione di “No Other Land”. Si tratta di un documentario opera di un collettivo israelo-palestinese in cui i giovani dei due Stati documentano la violenza dei coloni in Cisgiordania con una serie di filmati. Saranno ospiti Ekrema Rayan, in collegamento dalla Cisgiordania, e Violetta Tonolli di Gaza Free Style.
L’assessore Alfonso Antoniozzi ha detto che «se noi pensiamo alla storia del cinema questo nasce come fenomeno da baraccone per stupire. Poi, nel Novecento, è diventato un romanzo narrativo. Anche le persone non letterate potevano sentirsi raccontare delle storie. Nel 2025 l’industria cinematografica è tornata indietro e stupisce, racconta a livello molto basso, è ritornato a essere un cinema di mero intrattenimento in cui non si deve pensare».
Da ciò l’appoggio del Comune di Viterbo a Immagini dal Sud del Mondo. «Ecco perché esistono le rassegne cinematografiche intelligenti per fare uscire le idee – ha detto ancora Antoniozzi - per non fare uscire le storie che ci vogliono raccontare i media. La bandiera della Palestina non è una provocazione, ma Immagini dal Sud del mondo si apre con un lavoro collettivo israelo-palestinese. La realtà non è quella che ci raccontano, non c’è questo odio assoluto, Tel Aviv è un laboratorio integrato di convivenza. Il fatto che si siano messi insieme per raccontare ci dice quale sia la potenza del cinema quando questo non è solo intrattenimento o un modo per fare soldi».
Per Sandra Gasbarri, presidente Aucs Aps: «Essere riconosciuti per noi è importante, sfida che abbiamo sentito subito come nostra. La commissione voleva attenzione verso gli artisti europei, la nostra cinematografia è sempre stato verso autori europei ed extra europei. Ci occupiamo anche di registi emergenti italiani. Abbiamo risposto con una selezione che parlasse dei temi della nostra Europa di oggi, temi che appartengono a tutte le nazioni, non con polemica ma alle grandi sfide future del nostro territorio. Abbiamo lavorato per 15 anni in Cisgiordania in cui è stata tolta la terra dai coloni. Parleremo dell’emersione di gruppi di estrema destra, tema della rivoluzione iraniana e un film d’amore. Aucs vuole ritornare a guardare ai margini della società e lo facciamo attraverso il cinema».
«Come Aucs - ha detto Letizia Lucangeli, direttrice artistica Ism- vogliamo unire i temi sociali al cinema di qualità, c’è una mancanza di sale a Viterbo e abbiamo portato il cinema in un’area ormai periferica, serve dare risalto a una distribuzione non commerciale. No Other Land ha vinto l’Oscar come documentario. La Storia di Souleymane ha vinto tantissimi premi. Il Seme del fico sacro ha vinto il premio della giuria a Cannes nel 2024 e candidato al premio Oscar nel 2025. Fogli al vento premio speciale della giuria a Cannes nel 2023. Teniamo a offrire al nostro pubblico una rassegna di qualità».
Marco Trulli, responsabile cultura Arci nazionale ha ricordato il sostegno al manifesto dei festival, fino a 150 eventi, mentre Cipriana Contu ha spiegato che «Immagini dal Sud del mondo ha assunto un’importanza condivisa con un pubblico sempre più numeroso. Ci chiama a riflettere su temi importanti: non poteva non aprirsi sul tema della Palestina in cui Arci è mobilitato in modo permanente. Sappiamo che questo tema è delicato. Il diritto d’asilo è un tema sotto attacco, da noi molti arrivano per chiedere protezione, eravamo presenti al centro in Albania, solo quando tocchi con mano capisci che devi assolutamente fare qualcosa».