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CIVITAVECCHIA – Musica, poesie e racconti di una vita dedicata all’arte grazie al maestro Giulio Rapetti Mogol. Oggi una mattinata davvero particolare ed emozionante presso la casa circondariale di Borgata Aurelia grazie al progetto “Anima Forte” nato per favorire l’apprendimento di nuove conoscenze e l’espressione creativa dei detenuti tramite la proposta di diverse iniziative.
Come ha spiegato il maestro Mogol, in qualità di presidente di CET Associazione Centro Europeo Toscolano, quest’anno ci sarà un concorso di poesia nelle carceri italiane, le più belle saranno raccolte in un libro dal titolo “La grande poesia” perché «la vita - ha detto Mogol - è bella se uno sa apprezzarla».
Il concorso è realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e la Dante Alighieri e sarà aperto alla partecipazione delle persone detenute in tutti gli istituti penitenziari del territorio nazionale. “Anima forte”, progetto messo in campo da Mogol e dal Dipartimento amministrazione penitenziaria, ha preso il via proprio ieri a Borgata Aurelia alla presenza del direttore del carcere Patrizia Bravetti, del neo eletto sindaco Marco Piendibene, del consigliere regionale Marietta Tidei, del presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco e di molti altri.
Una mattinata in cui Mogol - dopo l’introduzione dell’avvocato Giuseppe Gugliuzza - ha guidato i presenti tra i suoi successi di sempre creati in anni di collaborazione con autori come Lucio Battisti, Adriano Celentano, Nicola Di Bari e tanti artisti. Parole nate dalla musica e dalle emozioni che suscita, canzoni fatte rivivere dalla bravura del pianista Giuseppe Barbera che hanno fatto cantare e commuovere detenuti e presenti. Una riflessione sulla vita e su quello che viene dopo, sul rapporto con la musica e sul bene che può fare - a livello anche curativo - cantare.
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