L’Accademia artistica di Massimo D’Alessio, in viale Trento a Viterbo, è una realtà di riferimento per chi vuole esprimersi nel teatro, arti sceniche e danza. La crescita di questo punto di riferimento artistico locale è stata dovuta all’impegno quotidiano per diffondere la cultura teatrale e della danza da parte di D’Alessio e della compagna Emanuela Boni.

Massimo come nasce la tua esperienza artistica?

«Ho iniziato la mia carriera artistica nel 1978 facendo il tecnico luci in un teatro di periferia a Roma in zona Monte Sacro. Per un puro caso, un giorno, si sentì male un attore ed io lo sostituii per interpretare una piccola parte. Da lì poi sono salito sul palcoscenico e non ne sono più sceso. Da qui è nata anche una personale formazione presso una scuola di recitazione di Roma. Ho studiato canto e regia con un maestro russo la cui mamma aveva lavorato con Stanislavskilj».

Come nasce l’Accademia di danza, arte e spettacolo qui a Viterbo?

«Per puro caso come l’inizio della mia carriera. Ero andato al Balletto di Roma per fare uno stage sul musical e, gli insegnanti, mi hanno detto di togliermi le scarpe e di andare in sala. Mi sono ritrovato in mezzo a ballerini e qui ho conosciuto Emanuela Boni con la quale ho iniziato una collaborazione per realizzare degli spettacoli e poi, avendo lei già un’attività di formazione sulla danza a Viterbo, abbiamo deciso di aggiungere il canto e la recitazione all’Accademia».

Che ne pensi della formazione artistica a livello locale e nazionale?

«Credo che non si faccia molto per la promozione dell’arte e della cultura in Italia: forse perché queste rendono liberi e questo fa ancora paura. A livello locale bisogna ammettere che qualche cosa viene fatto ma credo che non ci sia abbastanza attenzione alle associazioni culturali che sono le prime a cui i ragazzi si rivolgono. Noi abbiamo in Italia molte accademie importanti come la Scala di Milano e la Silvia D’Amico che, però, per permettere l’ingresso dei giovani, richiedono una formazione che solo associazioni di teatro e danza classica locali possono dare e che dovrebbero essere aiutate di più».

Quali sono i tuoi prossimi impegni artistici?

«Abbiamo appena finito di girare tre cortometraggi che ora sono in post-produzione e, a breve, andranno in vari concorsi nazionali ed internazionali. Quindi ne sono in programma altri due con collaborazioni importanti. Dopo un lungo stop per il Covid nel giugno prossimo faremo uno spettacolo teatrale con i ragazzi dell’Accademia: ciò ci stimolerà per creare una vera e propria compagnia teatrale con attori professionisti e giovani dell’Accademia che coordino. In programma, inoltre, c’è il progetto di una web tv specifica per l’arte e la cultura che dovrà fare conoscere le varie espressioni ad un largo pubblico».