SANTA MARINELLA - “1943. L’Italia nella Tempesta”.

E’ questo il titolo del libro che verrà presentato oggi pomeriggio alle 17 alla biblioteca comunale, che lo ha inserito nel programma culturale “Le Parole dei Libri e degli Autori”. Un volume pubblicato lo scorso dicembre, scritto da Andrea Scazzola, docente di Metodo Scientifico presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e inviato di “Dimartedì” il programma settimanale di La7, condotto da Giovanni Floris, che ne ha curato la prefazione. Presenterà il libro, Daniela Orsella, giornalista Rai e figlia del professor Orsello, ideatore del Premio Cultura Città di Santa Marinella.

“Siamo lieti di ospitare nella nostra biblioteca – dice il sindaco Tidei - la presentazione di questo libro che tratta uno dei momenti più difficili per il nostro Paese. Il 1943, è stato l’anno in cui la popolazione era allo sbando, in piena guerra mondiale e nel contempo in piena guerra civile. Tra pochi giorni commemoreremo il 25 aprile, il giorno della liberazione dal nazifascismo e questo libro ci offre un ulteriore spunto di riflessione su quel periodo storico, che segnò la nascita della nostra Repubblica e gettò le basi della nostra democrazia”. “Nel libro – dice l’assessore Gino Vinaccia – c’è la cronaca in presa diretta di quel periodo ed è arricchita da testimonianze di personaggi noti, oggi non più presenti, come il regista Francesco Rosi che rievoca il suo 8 settembre o l’attore Giorgio Albertazzi che sceglie la Repubblica sociale italiana. Due testimonianze queste che ci danno la sensazione di quello che è accaduto in quegli anni, dove non c’è più una classe dirigente capace di guidare il Paese verso l’uscita dalla guerra. Un libro che va letto tutto d’un fiato”. “Un appuntamento di storia e di storie – conclude la delegata alla biblioteca Giovanna Caratelli - in cui i fatti storici si intrecciano con i racconti orali e le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quell’anno che ha segnato la caduta del fascismo e gettato le basi per la nostra democrazia”.

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