La personale di Stefano Cianti “Pietre vive” al via il 26 novembre per restare visitabile fino al 15 dicembre. Nella nuova mostra ospitata dal museo Colle del Duomo di Viterbo semplici pietre diventano opere d’arte attraverso lo sguardo visionario di Stefano Cianti. “Pietre vive” è un ciclo inedito dell’artista originario di Ronciglione che dal 2015 dedica la sua ricerca alla sperimentazione di materiali extra-pittorici (legno, bambù, foglia d’oro, vetro, pietre, specchi) per sondare la dimensione intima e sacra della vita. Tra le sue più recenti apparizioni pubbliche ricorderemo l’esposizione Umanità interiore presso il palazzo degli Alessandri nel quartiere San Pellegrino a Viterbo e l’installazione Ecce homo nella Cripta della Cattedrale “Santa Maria Assunta” di Sutri. «Collocate lungo il percorso espositivo del museo in posizione orizzontale quasi a ricordo degli antichi pavimenti cosmateschi, le opere di Cianti invitano lo spettatore ad abbassarsi, a confrontarsi quindi con la propria condizione umana riflettendo su tematiche sociali attualissime come il rapporto uomo-natura, la difficoltosa ricerca della pace tra popoli, la libertà femminile», afferma Francesca Menna, curatrice e responsabile del settore mostre per Archeoares. La mostra sarà inaugurata domenica 26 novembre alle 16 nella sala conferenze del museo dove sarà anche possibile degustare i vini offerti dalla cantina Gustopiù, con la collaborazione di Divinarte. L’evento vedrà inoltre la partecipazione del maestro percussionista Andrea Piccioni che allieterà i presenti con una sua performance musicale. La partecipazione è gratuita e non necessita di prenotazione. L’artista, che ha suscitato notevole interesse per l’originalità e profondità della propria poetica, sarà a disposizione per chi vorrà dialogare con lui e rispondere a domande e curiosità.

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