Il Santa Marinella si riprende il terzo posto in classifica, grazie al successo per 2 a 0 sul Casal Barriera. La squadra, dopo il brutto stop sul campo della capolista Aranova, ha reagito immediatamente e contro i romani ha offerto una gran bella prestazione. Nonostante l’assenza di quattro pedine importanti come Belardinelli, De Angelis, Sanfilippo e Caforio, i ragazzi di Nicola Salipante, hanno dato prova di solidità difensiva e di velocità in zona d’attacco, mandando a rete “speedy gonzales” Tabarini e il 2004 De Angelis. Per gli ospiti, non ci sono state molte opportunità per ribaltare il risultato, complice la bella prestazione del duo difensivo Gallitano-Gianotti. Con questo successo, i tirrenici, sono ora a cinque punti dalla capolista Aranova, e a due dalle seconde, Ottavia, Tolfa e Romulea. «Non è stata una partita facile come lascia intendere il risultato - spiega Salipante - ma non lo saranno neppure quelle che rimangono da qui alla fine. Abbiamo incontrato una squadra molto ostica, ben allenata e ben organizzata, con dei giocatori molto importanti. Siamo riusciti a sbloccarla, con Tabarini, dopo una splendida azione di Melara e abbiamo raddoppiato con un gran bel gol del classe 2004 De Angelis. Nella ripresa, siamo stati molto attenti, concentrati, abbiamo fatto molto bene la fase difensiva e con qualche ripartenza, potevamo approfittarne per chiuderla al meglio, ma il risultato e rimasto invariato. Sono molto felice perché non abbiamo subito gol e abbiamo portato una casa una vittoria molto importante». L’ufficio comunicazione dell’Us santa Marinella, ha emesso una nota in cui dice «non intendiamo fare critiche ai nostri tifosi, ma solo un invito. A fine gara, i ragazzi, come stanno facendo ultimamente, si radunano a centrocampo per l'ultimo saluto per i più accaniti sostenitori. Purtroppo, il saluto è stato effettuato parzialmente, perché la tribuna si era svuotata immediatamente. Crediamo che nelle prossime gare, il nostro pubblico, debba cominciare a rispondere al saluto dei nostri ragazzi, e non solo in alcune gare. Fatevi sentire, non abbiate vergogna ad applaudire i nostri giocatori che escono o entrano durante i cambi. Per la squadra non cori da stadio, ma affetto sportivo».

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